Silvio Berlusconi a Servizio Pubblico, ospite di Michele Santoro dopo anni di “guerra” a distanza. Chi si aspettava scintille sarà rimasto deluso, visto che tutta la prima ora di programma è stata uno sbadiglio continuo, con un Berlusconi che, intervistato da Giulia Innocenzi e Luisella Costamagna, riesce a “schivare” domande scomode e a mostrare le proprie ragioni, col sorriso sulle labbra e senza alterarsi nonostante le osservazioni del conduttore.
Dopo le 22 il ritmo aumenta un po’, con un Santoro che prende il timone dell’intervista e, tra una battuta ficcante e l’altra, riesce a mettere parzialmente in difficoltà il candidato premier. Ma Berlusconi non molla e risponde con la stessa moneta, con svariate battute che riescono addirittura a far ridere il pubblico in studio.
Il monologo di Marco Travaglio vivacizza l’atmosfera. Nei 9 minuti a lui dedicati, il giornalista elenca tutte le dichiarazioni di Berlusconi sul governo Monti – da lui fortemente voluto – e sull’IMU, tassa che ha criticato solamente un anno dopo la sua entrata in vigore. Berlusconi inghiotte il boccone, poi spiega, anche se si inalbera parlando dei comunisti.
Alle 22.35 un clamoroso autogol di Santoro, che manda in onda un filmato che mostra la Merkel scocciata per Berlusconi al telefono. Il giornalista sfotte, ma l’ex premier spiega che si trattava di una telefonata di estrema importanza col premier turco. Santoro cambia velocemente argomento, visibilmente scocciato.
La puntata va avanti senza mai affondare il colpo. Le scintille non ci sono e Berlusconi non si fa mettere al tappeto. Gli ospiti non lo mettono in difficoltà e il secondo intervento di Travaglio risulta retorico e addirittura “nostalgico”.
Alle 23.30 il colpo di scena: Berlusconi si siede alla scrivania di Travaglio e legge una “letterina” per il giornalista. Si tratta di un elenco di reati commessi da Travaglio e di processi ai quali si è dovuto sottoporre. Un chiaro tentativo di screditarlo. Travaglio, anziché “reagire”, rimane assordo ad ascoltare le parole di Berlusconi, come se godesse nell’essere preso in considerazione dall’ex premier.
Solo in un secondo tempo chiarisce che si trattava soltanto di cause civili e che se fosse davvero un delinquente come detto da Berlusconi, avrebbe già un posto in Parlamento. Santoro però, nel corso della lettera si arrabbia e lo interrompe, facendolo tornare al proprio posto come si fa con un bambino di 5 anni. “Non sapete nemmeno scherzare“, dice Berlusconi dopo aver pulito la poltrona sulla quale si era seduto Travaglio.
A mezzanotte Berlusconi e Santoro si salutano stringendosi la mano. Mentre parte la pubblicità, si sente Berlusconi dire “Ragazzi, non fatevi infinocchiare da quest…“. Ecco, la parte più interessante della serata è stata interrotta.
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