Mi avevano avvertito, in tutti i modi possibili: su Twitter, Skype, Facebook. Mi avevano detto che “Le Invasioni Barbariche” è un programma terribile, eccessivamente radical chic e abbastanza pretenzioso. Ho deciso di guardarlo per la prima volta in vita mia senza pregiudizi, con la ferma volontà di cambiare idea e scrivere un articolo neutrale, quanto più possibile.
Certo che iniziare con il monologo di Geppi Cucciari che snocciola (ancora!) battute sull’altezza di Brunetta non è stato proprio il massimo per il mio obiettivo; come se non bastasse, il continuo riferimento all’antipatia di Daria Bignardi non è riuscito nel suo intento canzonatorio e ha reso il tutto ancora più autoreferenziale.
Il primo grande ospite della serata è stato lo scrittore Beppe Severgnini, che ha presentato il suo ultimo saggio “Italiani di domani”. Stupisce, molto, che una delle conduttrici più di sinistra della televisione italiana non sia riuscita, durante l’intervista, a parlare d’altro che di Silvio Berlusconi, che ha buttato dentro costantemente anche dove non c’entrava: a tal proposito ricordiamo la perla della serata, l’ospitata di Luna Berlusconi, celebre (???) nipote del candidato premier. Cara Daria, ma avresti davvero invitato il cugino di terzo grado di un Bersani, di un Ingroia, di un Vendola? Suvvia.
A seguire, l’intervista ad Alex Schwazer, momento ben più toccante e interessante. L’atleta altoatesino è stato letteralmente messo alla gogna dalla conduttirice, come se dopo lo scandalo doping non fosse stato oggetto di una crociata abbastanza dura. “Potresti finalmente raccontare la verità” incalza la Bignardi “tu lo sai che pochi credono alla tua versione?”. Schwazer tentenna, dimostra tutta la sua enorme fragilità ma risponde a tono “se ti dopi vuol dire che hai problemi con te stesso…io sono resistito due settimane e mezzo, Armstrong due anni“. L’intervista si conclude con alcune domande sul futuro di Alex Schwazer, ancora piuttosto oscuro: lui non sembra voler tornare a marciare, probabilmente a causa della perdita quasi totale della sua credibilità a livello sportivo.
Cambiano completamente i toni con Belen Rodriguez, stretta in un microabito tutt’altro che pre-maman: si è parlato della sua carriera, dei suoi uomini (tanto per cambiare, Berlusconi ci stava anche qua “io a lui non gliel’ho mai data!”), della sua gravidanza, ma era ovvio che la sua presenza fosse funzionale a discutere del caso Fabrizio Corona, che è stato presentato dalla showgirl come una vittima del sistema, una persona che non sta bene, dalla doppia personalità. C’è stato persino spazio per la politica italiana, argomento di cui Belen ha parlato in modo velato ma non eccessivamente superficiale, bisogna ammetterlo.
L’ultima intervista barbarica di questa sera è stata quella fatta ad Arisa e alle sue pupille, le Donatella (che si sono esibite in un pietoso playback); sembra davvero che dopo la figuraccia ad X Factor alla cantante sia morto il gatto, si è infatti dimostrata decisamente sottotono, triste e pure un po’ scazzata, a dirla tutta; l’esibizione in chiusura, un medley di Viva la Vida/La notte non ha sicuramente risollevato l’atmosfera cimiteriale che si respirava in studio.
In breve: Le Invasioni Barbariche è un programma soprattutto molto lungo e prolisso, che tenta in diversi modi di apparire simpatico e gigione ma con scarsi risultati, soprattutto a causa della “diversamente simpatica” Daria Bignardi, che dovrebbe concentrarsi meno sulle frecciatine costanti al mondo e più sulla sostanza, considerando la sua cultura e il calibro dei suoi ospiti. Questo il mio giudizio da profano, amen.