Tre settimane fa a Le Iene Show è stato trasmesso un servizio firmato da Pablo Trincia sulla possibile correlazione tra un’alimentazione il più possibile vegetale e la guarigione da talune malattie. Nel servizio veniva raccontata la storia di Antonio, che dopo essersi affidato alla medicina tradizionale a causa di un tumore ed aver avuto una recidiva, aveva deciso di intraprendere contemporaneamente un percorso alimentare inizialmente vegan-crudista e in seguito vegano, guarendo completamente dal tumore.
Nel servizio, ben realizzato e di sicuro interesse visti gli ormai innumerevoli studi sulle positive conseguenze di un’alimentazione prevalentemente vegetale, veniva intervistata anche la dottoressa Michela De Petris, medico chirurgo specializzato in alimentazione oncologica, collaboratrice del San Raffaele di Milano. Assieme ad altri medici, aveva avuto in cura proprio Antonio.
La dottoressa De Petris aveva sottolineato come l’alimentazione vegana possa, per alcune patologie, portare alla guarigione, mentre per altre possa essere di aiuto per bloccare il processo degenerativo. In ogni caso, secondo la dottoressa, tutti dovrebbero adottare uno stile alimentare il più naturale possibile, anche come prevenzione.
Il San Raffaele, subito dopo il servizio, aveva preso in qualche modo le distanze, diramando un comunicato nel quale dichiarava che nulla si può sostituire alle terapie tradizionali e che la dottoressa De Petris, pur essendo consulente dell’Ospedale (dove svolge attività ambulatoriale in ambito nutrizionistico), nell’intervista aveva espresso opinioni personali.
E fin qui, nulla da dire. Peccato che alcuni giorni fa sia iniziata a circolare su Facebook, soprattutto in alcuni gruppi a tematica vegana/vegetariana, la voce che la dottoressa De Petris fosse stata “licenziata” – o meglio, allontanata – dal San Raffaele a causa del servizio trasmesso da Le Iene. Una voce poi confermata da persone molto vicine alla diretta interessata.
Proprio stasera, 26 marzo 2014, all’interno de Le Iene è previsto un nuovo servizio su dieta e alimentazione, con testimonianze di ogni tipo, favorevoli e contrarie alla presunta correlazione. Ma visto questo inaspettato “risvolto” del servizio trasmesso tre settimane fa, è probabile che venga ascoltato direttamente anche il San Raffaele riguardo al licenziamento.
La speranza è che questa brutta vicenda si risolva e che continui ad essere possibile dare voce anche a qualche opinione “fuori dal coro”, soprattutto se supportata da validi e importanti studi scientifici, senza che chi l’ha espressa debba pagare un prezzo eccessivo.
Se vi foste persi il servizio sul tumore di Antonio, con le dichiarazioni della dottoressa De Petris, potete recuperarlo a questo link.
Update. L’Ospedale ha diramato una nota:
In merito a quanto erroneamente pubblicato su alcuni siti di informazione online, l’Ospedale San Raffaele di Milano precisa:
•la dottoressa Michela de Petris non è una dipendente dell’Ospedale, ma intrattiene con lo stesso un contratto di consulenza per prestazioni mediche libero professionali da svolgersi in ambulatorio;
•detto contratto è tuttora in corso, e non vi è mai stato alcun “licenziamento in tronco” della dottoressa;
•l’attività ambulatoriale si svolge per un pomeriggio ogni due settimane.