Siamo pronti a seguire con voi La più bella del mondo, il pubblicizzato evento che vede protagonista Roberto Benigni su Rai1, per parlare della nostra Costituzione. Uno spettacolo che si presume possa essere grandioso, visto che il Benigni “storico” – quello della Divina Commedia e dell’Inno, per intenderci -, visto anche di recente al Festival di Sanremo, in questi ultimi anni è quello più interessante e coinvolgente, almeno a parere di chi scrive queste righe.
La più bella del mondo sarà in diretta su Rai1 alle 21.10 circa, dal Teatro 5 di Cinecittà. Ad una prima parte di satira e comicità su argomenti d’attualità, seguirà la seconda in cui Roberto Benigni racconterà la grandezza dell’Italia, analizzando le fasi che hanno caratterizzato la nascita del nostro ordinamento, l’opera più ispirata nata dalle menti dei padri fondatori della Patria.
Noi seguiremo con voi il programma, aggiornandovi sui momenti “salienti” e regalandovi le più belle immagini della serata. Vi ricordiamo che è possibile seguire l’evento anche in streaming, a questo link.
Ore 21.14: si parte con la diretta. Nell’anteprima viene mostrata la scenografia in fase di allestimento.
Ore 21.21: parte il programma vero e proprio, con un ingresso trionfale da parte di Benigni. Ringraziamenti di rito e poi inizia il monologo su Silvio Berlusconi, che scendendo di nuovo in campo ha diviso a metà la gente: c’è chi è contrario e chi è disperato. Quando stamattina è uscito da Palazzo Grazioli, metà persone fischiavano e metà applaudivano…quelli che fischiavano. Ma Benigni non ce l’ha con Berlusconi – dice – e anzi, gli vuole bene quasi come se fosse normale.
Il monologo prosegue parlando delle aspirazioni di Berlusconi (diventare Presidente della Repubblica), di Monti e della crisi. Benigni racconta poi cosa succedeva nel medioevo, tra cavalli blu, leggi fatte da gente che aveva precedenti penali, “porcellum”, orge organizzate dal Cavaliere di Mediolanum, trote e quant’altro. Battute per ora piuttosto scontate e non particolarmente divertenti.
Ore 21.45: finalmente si inizia a parlare di Costituzione. Inizia un interessante discorso storico sulla Prima Guerra Mondiale, che ha poi portato al nazismo, al fascismo e al comunismo di Stalin, correnti politiche che hanno poi provocato alla morte di tantissima gente. Eppure questa gente è morta per degli ideali.
Si arriva alla storia recente, alla firma della Costituzione, a Saragat, a Togliatti, al governo De Gasperi. Poi via alla lettura e alla spiegazione del primo articolo, collegandosi via via ad altri, parlando di libertà di pensiero, di solidarietà e di altri principi scritti nella nostra carta, ma di fatto non messi in pratica (“Quando questa Costituzione entrerà in vigore veramente, sarà un mondo bellissimo“).
Ore 22.17: leggendo l’articolo 3, Benigni immagina i padri costituenti come dei fricchettoni intenti a fumarsi una canna e a scrivere un testo in stile Imagine di John Lennon, ma molti anni prima. Emozionante la spiegazione dell’articolo 4, riguardante il diritto al lavoro: il salario visto come una gratificazione, come un premio.
Ore 22.38: sul principio di laicità dello Stato, Benigni parla molto bene della “teoria”, dimenticandosi però un po’ troppo la pratica. Soprattutto pensando che siamo su Rai1, rete che trasmette la Messa e svariati programmi religiosi ogni settimana.
Ore 22.50: la lettura della Costituzione prosegue tra enfasi e ironia. Se la prima parte del programma era stata banale e poco divertente, la seconda ha recuperato, diventando coinvolgente (come speravamo), seppure tra alti e bassi. Da sottolineare come il programma, dalla fine dell’anteprima, non sia mai andato in pubblicità.
Ore 23.15: letti i primi 12 articoli della Costituzione – i Principi fondamentali -, Benigni canta la celebre canzone della colonna sonora de La vita è bella (in italiano). Standing ovation per lui, e il programma si chiude.