Credevo di “aver visto cose che voi umani non potreste immaginarvi“, per dirla alla Blade Runner, conseguenza non di meriti per una vita intensa, ma dell’inevitabile incedere dell’età. E invece ieri trasalisco come una collegiale nell’apprendere che Valeria Marini chieda l’annullamento delle nozze alla Sacra Rota perché il suo matrimonio non è mai stato consumato.
A riportare questo roboante dettaglio non è un giornaletto di dubbia fattura, ma nientepopodimenoché il Corriere della Sera di ieri. In una lunga intervista la cattolicissima (e a questo punto illibata) Valeria vuota il sacco sulla crisi delle sue nozze celebrate in pompa magna a Roma il 5 Maggio del 2013 e racconta di aver scoperto di non avere accanto il’principe azzurro il mattino dopo aver messo la fede al dito.
“Gianni ha cambiato atteggiamento proprio quel mattino. Lo ricordo ancora adesso mentre mi dà le spalle, immobile, a casa mia a Roma, e reagisce male quando gli parlo di una cosa che riguarda mia madre: “Non me ne frega niente, pensaci tu”. Strano, mi sono detta, magari è nervoso” racconta la Marini. “Purtroppo non è stata una eccezione: questo suo aspetto arrogante e aggressivo si è ripetuto. Ha usato toni inaccettabili verso i miei familiari”.
Ebbene sì: Giovanni Cottone, questo il nome del suo consorte, sembrerebbe aver commesso il peggiore degli errori: mettersi contro suocera e famiglia (anche il fratello della show girl è nella di lei vita molto presente, non fosse altro perché ne è pure il commercialista). Ma ciò non basta: “Il punto è che una vita matrimoniale non l’abbiamo mai avuta” aggiunge la Valeriona nazionale.
“Gianni spariva, mi diceva che era in un posto e poi scoprivo che era andato in un altro. I suoi guai finanziari li ho scoperti dalla rassegna stampa di Google. E, beninteso, non erano nemmeno un ostacolo. L’ho aiutato, anche economicamente […] Sono stata ingannata. Mancavano ormai da troppi mesi fiducia, serenità, condivisione. Ecco perché chiederò l’annullamento del matrimonio alla Sacra Rota“.
I ben informati dicono che Giovanni non sia propriamente d’accordo e parli a denti stretti dei di lei presunti tradimenti. E quindi, data la situazione poco conciliante, Valeria che tutto è meno che sprovveduta, ha pensato bene di affidare la causa a quel mastino della guerra dell’avvocato Annamaria Bernardini de Pace, che il riferimento alla pace (forse per la legge del contrappasso?) ce l’ha solo nel cognome.
Non ci resta che attendere di vedere le “navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione e i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser”.