90 giorni per innamorarsi è un reality americano (in Italia va in onda la domenica sera su Real Time) nel quale i protagonisti sono delle coppie formate da cittadini americani e stranieri. L’obiettivo del programma è seguire le vicende di ciascuna coppia e scoprire se per i “fidanzati” sono sufficienti 90 giorni per sposarsi, prima che il visto del partner straniero scadi e sia costretto a lasciare il paese. Tra le coppie del programma ci sono Chantel Everett e il dominicano Pedro Jimeno. Come è finita tra i due? Cosa fanno oggi? Ecco tutte le risposte che cerchi!
Come è finita tra Chantel e Pedro
Se ti stai chiedendo come è finita tra Chantel e Pedro, devi sapere che i due si sono sposati nel 2015 e, nonostante alti e bassi, stanno tutt’ora insieme. Dopo l’esperienza di 90 giorni per innamorarsi, la coppia è riuscita ad avere un proprio spin-off, chiamato The Family Chantel, nel quale hanno preso parte anche le famiglie dei due giovani sposini.
La Famiglia Chantel su Real Time
In Italia lo spin off, preannunciato nella puntata dello speciale in onda il 29 settembre e il 6 ottobre, ha preso il via domenica 13 ottobre 2019 alle ore 21,10 sempre su Realtime.
È proprio dallo spin-off che abbiamo notato che il loro rapporto sembra prossimo alla rottura e il matrimonio potrebbe presto terminare. Ad avere numerosi sospetti sul comportamento di Pedro sono stati i genitori di Chantel che hanno addirittura assunto un investigatore privato approfondire la questione.
Chantel e Pedro oggi
Al momento, non sappiamo ancora se il matrimonio tra Chantel e Pedro sia o meno terminato. Analizzando i profili social dei due, sembra proprio che il divorzio sia imminente. Lo spin-off incentrato sulla loro relazione, infatti, ha mostrato Pedro tornare in Repubblica Dominicana senza Chantel.
La donna, però, lo ha raggiunto poco dopo ma la sua scelta non si è mostrata vincente. Chantel, infatti, ha avuto una brutta discussione con la famiglia di Pedro, inclinando ulteriormente il rapporto con quello che sembra ormai essere il suo ex marito.
