La scelta di Maria, quante puntate sono?

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In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, ma soprattutto del centenario della tumulazione del Milite Ignoto, Raiuno propone, giovedì 4 novembre 2021, La scelta di Maria, un interessante docu-film che narra la vicenda che si cela dietro la scelta della salma poi portare all’Altare della Patria a Roma.

Ma da quante puntate è composto La scelta di Maria? La produzione, realizzata da Anele in collaborazione con Rai Cinema ed il patrocinio del Ministero della Difesa, è in realtà un film-tv, quindi in onda in una sola serata, e della durata di 88 minuti. Il film-tv è stato realizzato in collaborazione con la Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni– Presidenza del Consiglio dei Ministri, in co-produzione con Istituto Luce-Cinecittà e con Tenderstories e con il contributo di Fondazione Aquileia, Regione Friuli Venezia Giulia e PromoTurismoFVG.

La scelta di Maria, la trama

Il racconto del docu-film prende il via nel “biennio rosso” successivo alla Prima Guerra Mondiale, in un’Italia in piena crisi economica, sconvolta da profonde divisioni politiche e sociali. È in questo contesto che il ministro della guerra Luigi Gasparotto (Cesare Bocci) istituì due commissioni che lavoravano tra Gorizia e Aquileia: la prima, formata da un medico e sei reduci pluridecorati, tra cui il tenente Augusto Tognasso (Alessio Vassallo), aveva il compito di cercare undici salme di soldati non riconoscibili nei luoghi in cui erano avvenute le battaglie più cruente; la seconda doveva scegliere una madre che aveva perso un figlio in guerra. Questa donna avrebbe dovuto indicare una delle undici salme trovate dalla prima commissione per farne un simbolo di tutti i caduti in guerra mai identificati, il Milite Ignoto.

La narrazione ripercorre il toccante momento in cui Maria Bergamas (Sonia Bergamasco), una contadina alla quale era rimasta solo una lettera del figlio Antonio, venne scelta come “madre d’Italia” tra la commozione di tutta la commissione, e quello della mattina del 28 ottobre 1921 quando, nella cattedrale di Aquileia, lei si inginocchiò davanti alla decima bara, decretando così il Milite Ignoto, fino allo storico viaggio in treno che trasportò la salma da Aquileia a Roma.

Un viaggio di 120 soste durato 4 giorni, a bordo del quale Maria Bergamas e il tenente Tognasso assistettero ad uno spettacolo unico: in tutte le tappe, intere folle di persone si inchinavano, pregavano e salutavano. Il Milite Ignoto divenne il simbolo del dolore di tutti gli italiani; quel viaggio, un momento di elaborazione di un lutto collettivo in cui si ritrovarono vicine le diverse anime del Paese.

Il racconto si chiude a Roma, dove il convoglio venne accolto dal Re “soldato” Vittorio Emanuele III. Nello stesso istante, nelle città di tutta Italia, ci fu un lungo e silenzioso momento di cordoglio, voluto dal Ministro Gasparotto, scandito solo dai pianti delle madri, dai rintocchi delle campane e da ventun colpi di cannone. Il Milite Ignoto venne tumulato il 4 novembre 1921 all’Altare della Patria dove, ancora oggi, è vegliato senza sosta dai militari di tutte le armi che a turno rendono onore al soldato senza identità, simbolo di un Paese per una volta unito. Quando Maria morì, nel 1953, chiese di essere sepolta dietro la cattedrale di Aquileia, a fianco delle altre dieci salme di soldati ignoti che lei non scelse.

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