È stata la notizia televisiva di domenica, e sicuramente sarà tra gli argomenti più discussi della settimana, sia tra gli esperti di tv che tra i semplici appassionati telespettatori. Parliamo dell’uscita dalla Rai di Fabio Fazio, che nella prossima stagione non sarà più su Raitre con il suo Che Tempo Che Fa.
Fazio (e con lui Luciana Littizzetto) ha firmato un contratto di quattro anni con Warner Bros. Discovery, gruppo proprietario del canale Nove, dove il conduttore ligure approderà dal prossimo autunno. Con cosa? Proprio con Che Tempo Che Fa.
Il format, infatti, non è di proprietà della Rai, ma de L’Officina, la società costituita sei anni fa da Fazio, di cui poi ha ceduto il 50% a Banijay (per una regola della tv di Stato secondo cui i presentatori non possono prodursi i propri programmi). Che Tempo Che Fa potrà quindi traslocare su Nove, ma non sarà l’unico progetto a cui Fazio lavorerà con la sua squadra.
Secondo le indiscrezioni di TvBlog, infatti, al conduttore sarà affidata una sorta di responsabilità editoriale nella creazione di contenuti che andranno ad arricchire il palinsesto: speciali da lui condotti, ma anche programmi a cui lavorerà dietro le quinte, sia per la tv che per lo streaming.
Un progetto, insomma, che vede da una parte il gruppo Warner Bros. Discovery cercare di diventare sempre più generalista ingaggiando uno dei volti più riconoscibili della tv italiana, e che dall’altra trova Fabio Fazio tra la conferma di quanto già sa fare e le novità che lo vedranno all’opera.
La domanda che tutti si fanno, ora, è se la Rai abbia fatto bene o no a lasciare andare Fazio (che la tv di Stato l’aveva già salutata nel 2001 per andare sulla neonata La7, con un programma in seconda serata che non vide mai la luce). Il conduttore ha preferito fare un passo indietro lui, piuttosto che finire al centro di polemiche sui presunti compensi che sicuramente nei prossimi mesi lo avrebbero visto al centro del dibattito politico.
Forse, la sua uscita di scena dalla Rai è il miglior finale possibile per una telenovela di cui è stato involontario protagonista per anni, da quando il suo Che Tempo Che Fa traslocò da Raiuno a Raidue ed infine tornò su Raitre per assecondare le richieste di alcuni politici che ne criticavano i costi. Critiche che non consideravano gli introiti economici che Fazio consentiva alla Rai tramite la raccolta pubblicitaria.
Sarà questa la sfida più grande di chi prenderà il suo posto su Raitre: non tanto realizzare un programma che sia all’altezza del predecessore, ma non far rimpiangere a Viale Mazzini i numeri (ascolti e raccolta pubblicitaria) che Fazio portava, piacesse o no. Lui, intanto, ha deciso di far altrove il suo lavoro, sfilandosi da un probabile ciclone che lo avrebbe travolto un’altra volte. Buon per lui.