Mtv ha ormai le idee molto chiare riguardo alla sua programmazione:e da un lato si è dedicata quasi completamente alle docu-fiction come Ginnaste o Il Testimone, dall’altra continua a coltivare le sue radici musicali puntando soprattutto sul genere rap, che negli ultimi anni ha visto una diffusione esponenziale nel nostro paese. È proprio in questo senso che la rete musicale per eccellenza ha deciso di produrre la seconda stagione di MTV Spit, la cui prima puntata è andata in onda questa sera.
Il programma si svolge in una piccola arena (la Gabbia) nella quale due aspiranti rapper si sfidano a colpi di rime geniali improvvisate su una base ritmata proposta dal dj; nella prima puntata abbiamo visto sfidarsi 4 rapper, Anagogia, Nitro (il vincitore dell’episodio), MC Nill e Easy One, tutti davvero molto talentuosi, bisogna ammetterlo. Dopo la prima battle, le performance dei due concorrenti sono state giudicate da una giuria composta da Morgan (più carico che mai, in barba alle aspettative di tutti), Max Pezzali, Ensi e la produttrice Paola Zukar. Nel caso di parità l’MC migliore sarebbe stato scelto dal volume degli applausi del pubblico.
Da un punto di vista prettamente televisivo, il programma non è affatto male: c’è un bel ritmo, le inquadrature sono ottime e molto coinvolgenti e tutti i partecipanti, dai rapper al conduttore Marracash passando per i giudici, danno la sensazione di essere a loro agio all’interno della trasmissione, il che rende il tutto molto naturale. L’unica vera pecca è forse il linguaggio utilizzato, che pur essendo perfettamente adatto al contesto giovanile, può risultare piuttosto ridicolo per un telespettatore casuale (bella, zio, o “big up” non si possono davvero sentire).
Sarebbe bello se MTV riuscisse a produrre altri programmi simili, possibilmente in grado di abbracciare anche altri generi o artisti; per il momento ci dobbiamo accontentare del rap che, in uno show come questo, fa comunque la sua porca figura.