Ne stanno parlando tutti: a La Vita in Diretta di qualche giorno fa, Alda D’Eusanio ha fatto letteralmente vergognare i conduttori per delle parole tanto inopportune quanto inutili pronunciate dopo un collegamento con un ragazzo, Max Tresoldi, che si era svegliato dal coma dopo 10 anni (pur rimanendo con gravi disabilità). Anziché commentare quel risveglio incredibile, la D’Eusanio ha lanciato un appello alla propria madre, nel quale ha praticamente chiesto di essere lasciata morire piuttosto che finire “in quelle condizioni“.
L’appello è stato sentito dalla famiglia Tresoldi – ancora collegata con lo studio de La Vita in Diretta – che ha voluto immediatamente replicare, visibilmente (e comprensibilmente) alterata e, terminata la trasmissione, ha smosso mari e monti pretendendo le scuse della Rai. A dare manforte alla famiglia, è intervenuto subito il quotidiano Avvenire, con un articolo al vetriolo contro la D’Eusanio e il programma.
Sia i conduttori che la dirigenza hanno subito capito che le parole della D’Eusanio erano state una vera e propria “bomba” e avevano provocato malumore e sbigottimento anche tra gli spettatori. E in effetti, comunque la si pensi su coma e accanimento terapeutico, quelle parole erano veramente fuori luogo, dette di fronte ad una famiglia che ne aveva davvero passate tante e che era lì solamente per dare una speranza e raccontare una storia a lieto fine.
Non contenta della bagarre scatenata, la D’Eusanio ha dichiarato stamattina all’agenzia Adnkronos:
Non volevo parlare di Max e della sua famiglia. Ognuno è libero di scegliere. Io parlavo di ciò che penso dopo essere stata io stessa in coma. Sono davvero dispiaciuta. Non è assolutamente vero tutto quello che dicono: io non ho attaccato nessuno e insultato nessuno […] Ero stata invitata al programma per parlare della vicenda delle baby prostitute. Poi mi hanno chiesto di restare sapendo che ho avuto l’esperienza del coma da cui mi sono risvegliata. E ho detto quello che penso per la mia vita, senza ipocrisie. E quello che pensano in tanti ma non hanno il coraggio di dire
Ma se ci sono state reazioni così pesanti e se la Rai ha addirittura diramato una nota in cui si dissocia dalle parole della giornalista ed esprime solidarietà e comprensione alla famiglia, forse le sparate della D’Eusanio non sono state poi così “leggere” come lei sta tentando di far credere.
La vicenda comunque si concluderà oggi proprio a La Vita in Diretta, visto che la madre di Max Tresoldi sarà di nuovo ospite ed avrà forse il meritato tempo per parlare e raccontare il proprio punto di vista, anziché quei 3 minuti concessi lunedì scorso.
E, D’Eusanio a parte, ci permettiamo di dare un consiglio a La Vita in Diretta e, in generale, a tutti i contenitori che invitano tuttologi improvvisati: ogni tematica che esuli dal gossip o dal fatto di costume andrebbe affrontata con persone competenti, nonché con il giusto tempo a disposizione e non i pochi minuti dei titoli di coda. Invitare opinionisti a caso e mischiare tunnel di luce, vita oltre la morte, risvegli dal coma, sacro e profano, non dimostra particolare serietà e attenzione all’argomento.