In un’intervista realizzata da Renato Franco e pubblicata sul numero odierno del Corriere della Sera, Alessio Vinci conferma le ipotesi trapelate negli ultimi giorni per mezzo di Novella 2000 sul suo sbarco nel pomeriggio domenicale di Canale5. La nuova trasmissione porterà con ogni probabilità all‘accantonamento del marchio Domenica Cinque e se ne distaccherà nettamente nei contenuti:
Il gusto degli spettatori è cambiato: il grande pubblico ha voglia di sapere cosa succede
Vinci si appropria della fascia che fu di Federica Panicucci con questo preciso obiettivo, che però a dirla tutta non sembra corrispondere alla realtà; gli spettatori vogliono sicuramente essere informati, ma è pur vero che i programmi d’approfondimento Mediaset stanno tutti quanti navigando in cattive acque, dall’infotainment giornaliero al prime time di Quinta colonna, passando per la sua stessa creatura di seconda serata, Matrix, che sarà addirittura soppresso. La voglia di informazione dello spettatore pare trovare uno sfogo solo nei talk della RAI e di La7.
Le perplessità poi aumentano leggendo un altro passaggio dell’intervista:
Mi sceglierò una co-conduttrice che mi darà una mano, penso alla parte centrale del programma, quella che si sovrappone alle partite, che sarà un po’ più popolare e femminile.
Da sempre, ciò che in Mediaset è considerato “popolare e femminile” è riconducibile a Grandi Fratelli, Uomini e donne, gossip di bassa lega e amenità varie. Note decisamente stonate in una trasmissione che vuole essere il gioiellino dell’informazione Mediaset.
L’ex Domenica Cinque, che debutterà il prossimo 7 ottobre, coprirà quasi 5 ore di palinsesto e sarà in diretta dallo studio 1 del Centro Palatino, fino ad ora utilizzato per Matrix e Quarto grado. Anche la squadra di lavoro sarà la stessa della trasmissione di seconda serata, sempre sotto testata Videonews, che lascerà campo libero ad approfondimenti di seconda serata curati dal TG5.
Riusciranno Alessio Vinci e la sua squadra a dare del filo da torcere alla corazzata de L’Arena di Massimo Giletti e all’intrattenimento di Lorella Cuccarini? Saranno in grado di gestire ben 5 ore di trasmissione trattando argomenti di cronaca, economia e politica senza cadere nel tranello del trash e del kitch che hanno trascinato nel baratro tutti i malcapitati gruppi di lavoro della domenica pomeriggio degli ultimi venti anni? Riusciranno ad abbattere lo spettro della scarsa credibilità che da anni avvolge le trasmissioni Videonews?
Intanto, mentre un programma di informazione nasce in una delle fasce che per definizione dovrebbe essere quella più “popolare” dell’intero palinsesto settimanale, apprendiamo che Le iene, unico programma di informazione Mediaset veramente apprezzato all’unanimità, non partirà prima di dicembre per questioni di budget, come dichiarato (con un certo rammarico) dalla redazione sulla propria pagina Facebook.