Spesso ci viene chiesto chi si aggiudichi la sfida del preserale tra Avanti un altro di Paolo Bonolis e L’eredità di Carlo Conti. In effetti i risultati giornalieri dei due programmi sono difficili da interpretare, perché entrambi sono divisi in due parti – i cosiddetti “scorpori” -, ma con orari che non coincidono. L’eredità su Rai1 inizia alle 18.50 circa e rileva il dato d’ascolto del blocco “La sfida dei 6” fino alle 19.45 circa, ossia nel momento del gioco finale della “Ghigliottina”; Avanti un altro su Canale5, invece, pur iniziando alla stessa ora, scorpora il primo blocco di 15-20 minuti (chiamato “Avanti il primo”) e conteggia come programma principale il blocco che va dalle 19.05 circa fino alla fine del programma.
E’ facile capire come, di fronte a risultati d’ascolto piuttosto simili, sia impossibile stabilire chi ha vinto la sfida senza ricorrere alle curve d’ascolto, che permettono di estrapolare il risultato medio di tutto il programma, dal minuto iniziale a quello finale. Senza curve d’ascolto, ci troviamo di fronte a due risultati molto diversi: uno molto basso all’inizio di Avanti un altro e uno invece sempre altissimo per la fine de L’eredità, che in realtà non sono però indice di vittoria dell’uno e di sconfitta dell’altro.
In generale possiamo dire che, dopo un iniziale periodo di dominio de L’eredità (nel periodo di settembre-ottobre), Avanti un altro ha recuperato terreno, riuscendo spesso a battere il competitor di Rai1, che da qualche anno dormiva sonni tranquilli a causa della scarsa concorrenza dei programmi di Gerry Scotti (almeno nelle ultime edizioni proposte). Il vero vincitore, se così si può dire, è quindi Paolo Bonolis, che ha saputo dare nuova vita ad un preserale sonnecchioso come quello di Canale5, riuscendo a portarsi ai livelli dell’ammiraglia Rai e addirittura a superarla in alcune occasioni.