Abbiamo atteso tre puntate prima di scrivere il nostro pensiero su Chiambretti Supermarket, il nuovo programma di Piero Chiambretti in onda nella seconda serata di Italia1, e l’aggettivo migliore che ci viene in mente per descriverlo è “intelligente”. Forse non geniale, come invece sono stati altri programmi del Pierino nazionale, ma sicuramente non banale come la maggior parte dei programmi che si vedono al giorno d’oggi.
Chiambretti Supermarket è un vero varietà, uno di quelli d’altri tempi, dove c’è un bravo conduttore, gli ospiti da intervistare, i giovani di contorno, l’interazione col pubblico, qualche personaggio bizzarro e quant’altro. Sembra un po’ una versione evoluta delle vecchie edizioni di Domenica In firmate Gianni Boncompagni, anche se manca un salotto vero e proprio e al suo posto c’è una sorta di “impalcatura”, alle cui spalle campeggia un enorme ledwall.
Gli spunti offerti sono molti: dalla bizzarra “umanità” che viene presentata e venduta al pubblico – “prezzata” dal direttore, l’azzeccatissimo Cristiano Malgioglio -, fino alle interviste per nulla scontate ai vip di turno. Ieri sera è toccato a Fedez, messo anche in imbarazzo dal conduttore, e a Enrico Mentana, che non si tira mai indietro quando si tratta di argomenti scottanti.
Due le critiche da fare a Chiambretti Supermarket, una alla rete e una al programma stesso. La prima riguarda l’assurda collocazione della seconda serata – che se va bene è mezzanotte, altrimenti pure più tardi -, davvero proibitiva per chi si alza presto. La seconda è la durata eccessiva di circa due ore, che costringe a qualche momento morto e a qualche lungaggine di troppo nei discorsi. Un’ora sarebbe stata abbastanza.