Un’occasione per portare in tv un tema importante, legato alla nostra società e che s’intreccia con il mondo dello sport e dell’inclusione. E’ quanto fa Crazy for football-Matti per il calcio, la nuova fiction in onda su Raiuno il 1° novembre 2021 e tratto da una storia realmente accaduta.
Ma da quante puntate è composto Crazy for football? La produzione di Rai Fiction e Mad Entertainment, è in realtà un film-tv della durata di circa cento minuti, e quindi va in onda in un’unica serata. Protagonista è Sergio Castellitto, nei panni di uno psichiatra che decide di formare la prima squadra di calcio a cinque composta da persone affetta da problemi mentali.
Crazy for football, la trama
Saverio Lulli (Sergio Castellitto) è uno psichiatra di cinquanta anni. Più che nel reparto che dirige, Saverio preferisce incontrare i pazienti sul campo di calcio. Per lui il calcio non serve solo ad alleggerire la vita claustrofobica vissuta nella clinica.
Per Saverio il calcio è una terapia che aiuta i suoi pazienti a stare meglio, a sentirsi parte di un gruppo, a vivere le emozioni e la vita a cui hanno diritto. Lui ne è convinto, ma vuole che lo siano anche gli altri, in primo luogo i suoi colleghi psichiatri. Per questo organizza il primo mondiale di calcio a cinque per squadre formate da pazienti psichiatrici.
Saverio è un visionario, un sognatore e ha il dono di coinvolgere gli altri nelle sue imprese. Paola (Antonia Truppo), la sua giovane assistente, generosa ed entusiasta. Zaccardi (Max Tortora), un ex calciatore ludopatico rimasto vedovo che Saverio recupera da una sala bingo per fargli allenare la squadra, ovviamente senza stipendio.
Riesce anche a coinvolgere la figlia adolescente Alba (Angela Fontana), che la sua ex moglie Giovanna (Cecilia Dazzi) gli affida per ricordargli che oltre a psichiatra è anche un padre. Persino la FGCI gli dà fiducia, fornendogli le vere maglie della Nazionale di calcio italiana.
Solo lo psichiatra Luca De Metris (Massimo Ghini) rema contro. Stima Saverio, ma teme lo stress che potrebbero subire i soggetti più problematici a causa della competizione. Così gli nega il finanziamento con il quale Saverio avrebbe dovuto organizzare la competizione calcistica. Ma Saverio, piuttosto che mollare e tradire i suoi ragazzi, ipoteca la casa e mette lui i soldi necessari. Ora tutto è pronto: la prima Nazionale Italiana di calcio a cinque formata da pazienti psichiatrici può scendere in campo.