Da questa sera Nove (canale 9 del digitale terrestre) proporrà la nuova avventura dello chef Antonino Cannavacciuolo: il programma ‘O mare mio, un nuovo viaggio nella nostra penisola alla scoperta delle ricette, delle tradizioni e delle tecniche di pesca dei borghi marinari. Un’idea nata dallo stesso Cannavacciuolo, prodotta da Endemol Shine Italy per Discovery Italia, in onda ogni lunedì alle 21.10.
Saranno Lerici, in Liguria, Porto Cesareo, in Puglia, e, in Sicilia, Porticello e Aci Trezza, le tappe delle varie puntate del programma. Ogni puntata – la prima ad Aci Trezza – inizierà con Cannavacciuolo intento a partecipare a una battuta di pesca con i pescatori del luogo, durante la quale si informerà sulla loro storia e la loro esperienza in mare, sulle tipicità culinarie del posto e sul pesce tipico del luogo, che sarà protagonista di tutta la puntata.
Il primo a cucinarlo sarà proprio Chef Cannavacciuolo, che preparerà una ricetta a bordo del peschereccio per la crew dei pescatori. Terminata la battuta di pesca e attraccati al porto, Chef Cannavacciuolo entrerà in contatto con il borgo marinaro e comincerà la ricerca dei tre migliori cuochi amatoriali del paese. Indirà quindi una sfida tra loro su un piatto della tradizione locale, che si svolgerà in un ristorante storico del borgo.
I tre sfidanti si cimenteranno ai fornelli ma solo uno di loro, dopo l’assaggio dei loro piatti, sarà il vincitore e avrà l’onore di affiancare Cannavacciuolo nella preparazione di una ricetta che lo chef ha ideato ispirandosi al piatto della tradizione locale e che regalerà alla comunità.
Nel corso del programma, verranno anche visualizzati alcuni consigli del WWF per una pesca sostenibile e amica del mare. Proprio questi consigli saranno al centro della guida creata nell’ambito della Campagna Fish Forward WWF per sensibilizzare ad un consumo responsabile di pesce. Semplici regole per i consumatori, tra cui diversificare il consumo acquistando specie diverse e prediligere il prodotto locale proveniente da pesca artigianale a “miglio zero”.