L’attrice Paola Cortellesi ha voluto aprire l’edizione targata 2018 dei David di Donatello, gli oscar italiani che ogni anno vengono assegnati ai nomi del mondo del cinema e dello spettacolo italiano e internazionale.
Lo ha fatto in un modo diverso dal solito, con un monologo dedicato alle donne e destinato agli uomini. Non il solito cliché, bensì un’analisi della lingua italiana e delle sue sfaccetature che spesso, differenziano il genere maschile e femminile, senza badare però ai significati equivoci che prendono a seconda delle parole: “Diventano un luogo comune un po’ equivoco, che poi a guardar bene è sempre lo stesso. Ovvero, un lieve ammiccamento verso la prostituzione”
Gli esempi sono chiari: “Un cortigiano è un uomo che vive a corte, mentre una cortigiana…è una mign**ta; un uomo di strada è un uomo del popolo, una donna di strada…è una mign**ta” e così anche per il passeggiatore/passeggiatrice, uno squillo e una squillo.
Ma se le parole fossero la traduzione dei pensieri, si teme che un giorno si possano sentire affermazioni assurde e frasi offensive, ma fortunatamente questo, come dice anche la Cortellesi: “Non è mai accaduto“.