Poco fa, presentandovi l’attesa prima tv in chiaro di American Horror Story in onda da stasera, ho riflettuto sul ruolo di Deejay TV nel panorama televisivo italiano e sulle polemiche sulla sua posizione privilegiata al numero 9 della numerazione LCN (in sostanza, per la sua presenza al tasto 9 del telecomando) e sono giunto alla conclusione che stiamo parlando di una delle reti più in fermento del momento, forse quella più in rapida evoluzione.
Partiamo dal presupposto che se la rete di Elemedia è in una posizione così favorevole nella numerazione lo deve all’eredità storico-televisiva delle sue frequenze, attive da trent’anni e inizialmente occupate da Rete A, rivale della Rete4 anni ottanta e specializzata nelle telenovelas, genere di punta di quel periodo, costretta poi a ridimensionarsi negli anni novanta diventando prevalentemente un canale di televendite e cartomanzia, per poi rinascere come canale musicale ospitando i programmi di MTV tra il 1997 e il 2001 e quelli di Viva tra il 2001 e il 2002, per poi diventare un canale musicale autonomo con il nome All Music, che a sua volta è diventato Deejay TV nel 2009 con un palinsesto generalista, come richiesto dalla regole per l’assegnazione dell’LCN. Rete A detiene anche il primato italiano di prima emittente privata nazionale ad aver proposto un telegiornale (creato da Emilio Fede nel 1987).
Al giorno d’oggi, Deejay TV ha comunque saputo dimostrare di meritarsi la favorevole posizione numerica grazie alle numerose produzioni low cost ma ben realizzate come Occupy Deejay, a prodotti di nicchia ma interessanti come il recente MC Hip Hop Contest e a serie televisive come appunto American Horror Story, che altrimenti sarebbero rimaste inedite per il pubblico italiano free, dato il disinteresse da parte di Rai2 e Italia1, reti adatte a questo tipo di prodotto, di rimpinguare i loro palinsesti con nuove serie tv.
Proprio alla luce di questa considerazione mi viene da pensare che al limite a dover lasciare i primi posti del telecomando dovrebbero essere proprio Rai2 e Italia1, due reti abbandonate a loro stesse e su cui la Rai e Mediaset non investono più di tanto preferendo usare i pochi soldi a disposizione per le ammiraglie, lasciando le eterne seconde a combattersi a vicenda proponendo le repliche delle repliche dei soliti CSI e NCIS. Andando invece a guardare nelle retrovie, non trovo nessun canale generalista che meriti il nono tasto, nemmeno Cielo, rivelatosi una specie di pattumiera degli scarti di Sky, nè tantomento Real Time, che non sa proporre altro se non il genere factual.
Per questi motivi mi auguro che una rete così in fermento e così interessante come Deejay TV mantenga la sua posizione “meritata sul campo e per meriti storici”, per dirla in gergo calcistico, e venga anche promossa dagli ascolti in quanto vera rete italiana per un pubblico giovane, a dispetto delle reti più famose ma ormai cadute in coma.