Anche la vita di Fabrizio De Andrè diventa un film-tv in due episodi: Principe Libero, in onda questa sera e domani alle 21:25 su Raiuno, non solo racconta la carriera del cantautore genovese, ma anche il percorso privato, i tormenti e le passioni che l’hanno portato a diventare uno dei cantautori italiani più apprezzati della storia della musica del nostro Paese.
Fabrizio De Andrè-Principe Libero, trama 1^ puntata
Il film-tv inizia nel 1979, in una giornata di fine agosto, quando Fabrizio (Luca Marinelli), la moglie Dori Ghezzi (Valentina Bellè), amici e familiare, tra cui il padre del protagonista, Giuseppe (Ennio Fantastichini) stanno passando una giornata spensierata nella campagna in Gallura, in Sardegna, dove Fabrizio ha da poco comprato una casa.
Quella sera, una volta che tutti se ne sono andati e lui e Dori restano da soli, un gruppo di uomini con un passamontagna in testa irrompe in casa: è l’inizio del sequestro che terrà prigionieri i due per ben quattro mesi. Mentre i notiziari danno notizia di quanto accaduto e la famiglia e gli amici si sostengono a vicenda, il film inizia a raccontare la vita di Fabrizio.
Si torna così indietro nel tempo, a quando era un ragazzino curioso e sempre in opposizione con le autorità. Fabrizio sviluppa fin da subito una sensibilità verso gli ultimi, sentendosi più a suo agio con loro che alle feste borghesi di famiglia.
Un’irrequietezza, la sua, che trova sfogo nel regalo che gli fa suo padre, una chitarra. Fabrizio si appassiona subito alla musica, ma per lui sarà difficile accettare questa vocazione e trasformarla in arte: l’alcol diventa così un rifugio dalle sue numerose incertezze e paure.
Crescendo, Fabrizio si sposa con Puny, al secolo Enrica Rignon (Elena Radonicich), da cui ha un figlio, Cristiano: la musica, però, lo porta lontano dai suoi doveri familiari. Ad aiutarlo ad affrontare entrambi gli impegni, l’incontro con Luigi Tenco (Matteo Martari), così come la collaborazione con il poeta Riccardo Mannerini.
Fabrizio De Andrè-Principe Libero, la regia
La regia del film-tv (uscito al cinema in esclusiva il 23 e 24 gennaio, ottenendo un ottimo riscontro al box office) è Luca Facchini. “Quando ho incominciato a pensare di fare un film su Fabrizio De Andrè mi sono sentito come uno in pantofole che vuole scalare l’Everest”, ha spiegato a Radiocorriere Tv. “Per noi il centro del racconto doveva essere Fabrizio e la ricerca della propria libertà, personale e professionale. Un altro tratto distintivo era la coerenza che emerge, con confronti a volte dolorosi, dalla sua vicenda umana e si dichiara nella sua produzione artistica. Abbiamo voluto mostrare il modo che aveva Fabrizio di approcciarsi al mondo, di osservarlo per poi reinventarlo e descriverlo a modo suo”.
Il regista si dice anche molto soddisfatto dell’interpretazione di Luca Marinelli, sebbene qualche critico abbia contestato il fatto che ad interpretare il cantautore genovese ci sia un attore romano:
“Luca non ha interpretato Fabrizio, lo ha rappresentato. Non avrei potuto volere di più. È riuscito a fare una cosa molto difficile, a rappresentare in maniera incredibile l’inquietudine di Fabrizio, quella che si è portato dietro per tutta la vita. Nel film ci sono delle scene in silenzio che sono meravigliose. Lui si è preso Fabrizio dentro ed è riuscito a restituirlo in maniera molto poetica”.
Principe Libero, Luca Marinelli
Lo stesso Marinelli ha affrontato questo lavoro con non poca fatica:
“La mia non era paura, era terrore, quello vero. Ricordo che il giorno che dovevo incontrare per la prima volta Dori Ghezzi mandai a un mio grande amico un messaggio dicendogli che forse avrei avuto il ruolo di De Andrè in un film. Mi rispose subito ‘ma sei matto?'”.
Complesso anche il lavoro nella reinterpretazione dei brani:
“Il lavoro è stato tanto e duro. Ho ascoltato e riascoltato i brani, i respiri, le pause, le intonazioni, la pronuncia. Poi ci siamo chiusi in studio a registrare. La mia però è stata una specie di rielaborazione, perché è assolutamente impossibile arrivare a cantare come cantava lui, raggiungere quella perfezione”.
Principe Libero, Valentina Bellè
Valentina Bellè, invece, ricorda quando ha incontrato Dori Ghezzi, che avrebbe poi dovuto interpretare:
“Ci siamo incontrate subito a Milano, a casa sua. Mi ha fatto immediatamente sentire come una della famiglia. Abbiamo passato molto tempo insieme. Averla sul set mi terrorizzava, ma lei era lì per amore del film e di tutti noi. Sempre pronta ad aiutarci, a spiegarci, a farci sentire a nostro agio. È una donna straordinaria”.
Immancabili, però, i timori:
“All’inizio ho avuto paura di non essere all’altezza, che il personaggio che stai interpretando ti dica ‘io non sono questo’. Poi Dori mi ha preso da parte e mi ha detto: ‘tu hai capito cosa devi trasmettere, fai quello che sai fare’. Così mi sono sganciata da quest’idea di dover essere lei e ho riproposto quello che lei mi ha trasmesso. Questo ruolo mi ha dato veramente tanto dal lato umano”.
Fabrizio De Andrè-Principe Libero, autori e produzione
Il film-tv è stato scritto da Francesca Serafini e Giordano Meacci, con Dori Ghezzi consulente, ed è stato prodotto da Rai Fiction con Bibi Film. Come detto, una versione cinematografica è stata distribuita al cinema il 23 e 24 gennaio, diventando il film più visto in quei giorni e spingendo la casa di produzione a riproporlo anche a febbraio.
Fabrizio De Andrè-Principe Libero, streaming
E’ possibile vedere Fabrizio De Andrè-Principe Libero in streaming sul sito ufficiale della Rai, e sull’app disponibile per tablet e smartphone. Da domani sarà possibile rivederlo nella sezione Guida Tv/Replay o Fiction.