FriendZonesu MTV. L’avete mai visto? Una vera perla televisiva, lo consiglio a tutti. Funziona così: timido/a teenager annuncia davanti alle telecamere di volersi dichiarare al/la migliore amico/a, che ama segretamente da [inserire qui durata della cotta]. Segue breve consulto con parente svaporato o amico in comune – che solitamente elargisce consigli di rara profondità, tipo “sii te stesso e andrà tutto bene” o “non c’è più la mezza stagione” – dopodichè scocca l’ora X, in cui il/la teenager si fa accompagnare proprio dalla persona dei suoi sogni ad un finto appuntamento e poi l’inchioda con la fatidica domanda “Vuoi uscire con me?”.
E qui scatta il dramma. Perchè la persona dei sogni, che stranamente non sa cosa sta per succedere anche se nelle ore precedenti una troupe televisiva gli ha ripreso pure i peli del naso…
(un programma invero credibile, ‘sto FriendZone)
…cade dalle nuvole e fa la faccia che fa lo Yeti quando vede Giacobbo in tivù. Il fulcro del programma è esattamente quella faccia, e ciò che ne consegue: la reazione sarà positiva o negativa?
(sono contento quando l’altro/a dice “Sì”, ma la risposta “No”, lo ammetto, risulta televisivamente molto più attraente, visto che in tv l‘iniquità fa vendere)
Quel che è strabiliante è l’assortimento di sconclusionati e/o degenerati all’ultimo stadio che tentano di pescare il jolly. D’accordo che l’amore è cieco e che pure la fortuna è per definizione la Dea Bendata, ma a volte il tentativo d’approccio rasenta l’inspiegabile. C’è il poveraccio senza attributi che prepara tutto quanto e poi *non* si dichiara per mera paura, facendo la figura del fesso senza confini; c’è l’ingenuotto che, di fronte all’idea di un appuntamento vero, fissa con occhi vitrei la ragazza, piomba nel panico e scappa via; c’è la svaporata persa che prima acconsente (“Sì, va bene, esco con te, mi piaci”) poi torna sui suoi passi (“No, ho cambiato idea, rimaniamo amici?”); c’è anche il bastardo senza morale, che accetta sorridente pregustando un giro sulla Giostra del Sesso Facile e solo *dopo* dichiara d’esser già fidanzato.
Insomma, un vasto campionario di pittoreschi archetipi umani che, attorniati da decine di telecamere, sembrano non accorgersi di ciò che accade intorno a loro. Ma che, nelle intenzioni dello show, dovrebbero incarnare il teenager contemporaneo e la sua verace voglia d’ammmore. Vero? Falso? Importa poco, tutto sommato. L’essenziale è quella faccia, la faccia dello Yeti che vede Giacobbo in tivù. La faccia “un po’ così che abbiamo noi, che abbiamo visto FriendZone”, chioserebbe Paolo Conte.