Continua la caccia di Saverio Barone (Francesco Montanari), il Pm protagonista de Il Cacciatore 2, seconda stagione della serie tv in onda su Raidue dal 19 febbraio 2020. Tratta dal libro “Cacciatore di mafiosi” di Alfonso Sabella (edito da Mondadori), la fiction racconta in particolare la caccia al boss mafioso Giovanni Brusca (Edoardo Pesce), colui che sequestrò, negli anni Novanta, il piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio di un pentito di mafia.
Ma da quante puntate è composto Il Cacciatore 2? A differenza della prima stagione (che contava dodici episodi in sei prime serate), la seconda è composta da otto puntate, in onda in quattro prime serate, ogni mercoledì sera. Il finale di stagione, quindi, sarà trasmesso l’11 marzo.
Il Cacciatore 2, la trama
La seconda stagione de Il Cacciatore racconta la sfida tra il giovane PM Saverio Barone e il boss Giovanni Brusca, capo di Cosa Nostra, l’uomo che si è occupato della detenzione di Giuseppe Di Matteo e che tiene segregato il bambino da qualche parte nel suo immenso territorio.
Saverio Barone ha ricevuto dal pentito Tony Calvaruso (Paolo Briguglia) la posizione esatta del nascondiglio di Brusca e si sente ormai a un passo dall’arrestarlo e dal mantenere la promessa di riportare a casa quel bambino. All’inizio di questa seconda stagione, ritroviamo un Saverio Barone diverso, più maturo, che ha imparato a coniugare l’ossessione lavorativa con la vita familiare insieme a Giada (Miriam Dalmazio) e a sua figlia Carlotta. Saverio è un uomo che ce la sta facendo.
Anche Carlo Mazza (Francesco Foti), collega e ormai miglior amico di Saverio, si sente a un passo dal momento che cambierà tutto. Arrestare Brusca significa mantenere una promessa che ha fatto a sua moglie Teresa (Rosalba Battaglia) tre anni prima: nel momento in cui avrebbe arrestato l’assassino del suo amico Giovanni Falcone avrebbe lasciato l’antimafia. E ora che quel giorno pare vicino Carlo sembra in difficoltà, anche perché non ha ancora detto nulla a Saverio e non è sicuro di come la prenderà. E poi, Carlo è davvero pronto per lasciare?
Equilibri interiori ed equilibri familiari, tanto preziosi quanto delicati. E poi promesse a se stessi e a chi sta intorno. E una caccia, quella a Giovanni Brusca, dura, feroce, avvincente ma anche terribilmente dolorosa, che rischia di distruggere tutto. Toccherà a Giada, di nuovo, provare a salvare suo marito. Uno sforzo d’amore totale, per cui inevitabilmente verrà presentato il conto.
Il Cacciatore racconta la lotta alla mafia da entrambi i lati del fronte di guerra: i magistrati, ma anche i mafiosi. I cacciatori e le prede. E la preda numero uno, in questa seconda stagione, è Giovanni Brusca. Finalmente è a capo della mafia di Corleone, eppure non è mai stato tanto solo quanto adesso, costretto a una vita perennemente in fuga e assediato dal fenomeno dilagante del pentitismo.
In tempi come questi puoi fidarti solo dei legami di sangue. Eppure suo fratello Enzo (Alessio Praticò) ultimamente è strano, alza la testa, risponde a tono. Non ci sta più a recitare la parte del fratello scemo, vuole spazio, libertà. Sarà che ha conosciuto una ragazza, Maria Savoca (Veronica Lucchesi), una che con la mafia non c’entra niente ma che all’improvviso sembra fargli immaginare la possibilità di un mondo diverso.
Ma soprattutto c’è una nuova mafia che emerge e si contrappone a quella corleonese di Brusca. Bernardo Provenzano (Marcello Mazzarella) a Corleone c’è nato, ma oggi crede in una mafia diversa, che non spara più, che non fa rumore, che non combatte lo Stato con le bombe, ma che si rende indivisibile e silenziosa e che si insedia anche nelle istituzioni. Alfiere perfetto di Provenzano è Pietro Aglieri (Gaetano Bruno): boss profondamente religioso, atletico, colto, celebrale, emblema di una mafia nuova e diversa che punta a prendersi tutto. E a spazzare via Corleone.