Il Commissario Montalbano, il regista Alberto Sironi: “Il pubblico ci vuole bene”

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Sono parole di soddisfazione quelle che esprime Alberto Sironi, il regista de Il Commissario Montalbano dal 1999. Gli ascolti del primo dei due nuovi episodi dal titolo “La giostra degli scambi” sono stati eccellenti. E’ stato il più visto della storia della fiction con 11.386.000 telespettatori per il 45.1% di share.

Sironi afferma:

Ci siamo incontrati in Rai, il produttore Carlo degli Esposti, il gruppo di lavoro. Abbiamo brindato. Lo facciamo sempre quando gli ascolti sono buoni, stavolta un po’ di più.

Lo scrittore Andrea Camilleri, a proposito del buon risultato non si è sbilanciato granché:

Su queste cose non ha mai reazioni colorite. Ha detto “va bene grazie”. Il merito è della sua scrittura, ha le orecchie aperte sui problemi del paese. La giostra degli scambi, anche se di sbieco, parla di violenza sulle donne. Andrea porta questi temi sul piano del mito. Il pubblico ritrova un mondo con la teatralità delle piazze, il mare meraviglioso, l’ocra dei templi, uomini che amiamo e che si capiscono fra loro. Ha costruito un gruppo pieno di sfaccettature.

I temi rispetto alle scorse edizioni della serie tv, sono cambiati, non si affronta più solo l’argomento ‘mafia’ e ‘boss’ ma anche di più. Ed a proposito di ciò, Sironi aggiunge: “Camilleri rappresenta un’Italia dolente: i giovani, la disoccupazione, l’immigrazione

Ma al giorno d’oggi sono soprattutto i social a creare interazione sul Commissario più celebre del piccolo schermo, interpretato da Luca Zingaretti. Il regista conclude proprio sul coinvolgimento delle fasce teen:

Sono felice perché aumentano i giovani, noi cerchiamo di fare film che interessino anche le nuove generazioni. Forse di ci aiuta il fatto che ne facciamo due l’anno. Con trentadue pezzi in vent’anni abbiamo trascnato un pubblico che ci aspetta e ci vuole bene.

E i risultati gli danno ragione.

 

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