Terza puntata per Il Testimone di Pif, che questa sera ci ha presentato tutte le bellezze dell’Islanda, un paese estremamente particolare, e non soltanto per la toponomastica.
Una puntata, quella di questa sera, molto diversa dalle precedenti: Pif non si è messo a fare nessun tipo di critica particolare, ha semplicemente seguito con l’occhio della telecamera (accompagnato da un azzeccatissimo sottofondo in stile Sigur Rós) la vita quotidiana degli islandesi, o meglio, degli italiani emigrati in Islanda: ecco che troviamo Michele, sposato e con un figlio, che lavora da anni nel paese come consulente, oppure Giuseppe, ragazzo che ha imparato perfettamente la lingua, che elargisce consigli a Pif su come abbordare le difficili ragazze islandesi o sui posti migliori per farsi un bagno in una pozza d’acqua termale “privata”; meravigliosi poi i due coniugi italiani emigrati in Islanda (con la splendida figlia Zoe) per il bisogno di fuggire dal tran tan della vita d’ufficio e per immergersi nella natura, cullati dal suono dell’acqua dei fiumi di questa terra.
Ma lasciata da parte la bellezza dei paesaggi (e delle ragazze), bisogna ricordare che l’Islanda è anche stato uno dei paesi maggiormente colpiti dalla crisi economica, in cui la popolazione è passata dallo shopping a Boston alla corsa agli sportelli bancari da un giorno all’altro. Gli islandesi, tuttavia, danno l’impressioe di aver superato piuttosto bene il momento critico e l’ottimismo di Jón Gnarr, il nuovo stravagante sindaco di Reykjavík intervistato da Pif, sembra essere uno dei segnali della ripresa. Un’altra nota positiva, infine, è stata la capacità del governo di ascoltare la voce del popolo, che tramite i social network ha potuto dire la sua sul cambiamento della Costituzione, avvenuto il 20 ottobre 2012 tramite referendum.
Questa, in breve, la puntata di questa sera del Testimone: a voi è piaciuta? Vi è venuta voglia di farvi un giretto da quelle parti?