Sky ha ufficializzato tramite un comunicato stampa la notizia dell’acquisto di Italia’s got talent, il programma che per tante edizioni è andato in onda con successo su Canale5. Dopo X Factor e, in parte – trattandosi di digitale terrestre legato a Sky -, MasterChef e The Apprentice, questo è quindi l’ennesimo programma lanciato dalla tv in chiaro e approdato poi sulla tv a pagamento.
Ma il caso di Italia’s got talent è ben diverso dai quello dei tre talent citati. Nel caso dei due programmi andati in onda su Cielo, la messa in onda in chiaro è servita da test per capire l’eventuale interesse del pubblico. Per X Factor invece c’era ormai un rapporto costi/ascolti sproporzionato e la Rai si è spontaneamente privata del programma.
Italia’s got talent invece è andato in onda per tanti anni con grandissimo successo e, sebbene gli ascolti dell’ultima edizione fossero un po’ calati, il programma rimaneva comunque uno dei fiori all’occhiello dell’offerta Mediaset. E questo solo in piccola parte per il format, ma soprattutto per l’impronta nazionalpopolare data da tre giudici come Maria De Filippi, Gerry Scotti e Rudy Zerbi.
Se nel caso degli altri talent è valso il detto “squadra che vince non si cambia” e Sky è riuscita a dare un senso di continuità alle edizioni già trasmesse in chiaro assumendo gli stessi volti, ciò non sarà possibile nel caso di IGT, che dovrà essere quindi rivoluzionato sia per quanto riguarda la giuria che, si presume, anche per la conduzione. Ciò significa programma totalmente nuovo.
Va inoltre sottolineato come, a differenza di X Factor, MasterChef e The Apprentice, la gara vera e propria in Italia’s got talent facesse solo da contorno, mentre ciò che alla gente interessava – almeno nelle edizioni in onda su Canale5 – erano le esibizioni e i successivi giudizi. Lo dimostrano gli ascolti, molto più alti nelle puntate di “scrematura” rispetto a quelle finali.
Insomma, Italia’s got talent non è mai stato considerato dal pubblico una vera competizione, quanto invece intrattenimento allo stato puro, tra esibizioni di alto livello e altre surreali o divertenti. Spostare tutto questo su Sky, dove il pubblico ha mostrato di apprezzare programmi “radical-chic” e non certo “popolani” come l’ex talent di Canale5, si potrebbe rivelare un grosso fallimento.