Le Iene sono tornate ad occuparsi del caso di Federico Aldrovandi, lo studente di Ferrara morto a soli 18 anni nel settembre 2005, dopo essere stato fermato e perquisito da quattro poliziotti, condannati poi a 3 anni e 6 mesi di reclusione per “eccesso colposo in omicidio colposo“. Una vicenda che ha catturato l’attenzione mediatica anche grazie alla mobilitazione dei genitori del giovane, che per tanti anni hanno chiesto a gran voce giustizia.
Pablo Trincia ha raggiunto la madre di Federico, Patrizia Moretti, dopo la notizia del rientro in servizio dei poliziotti accusati dell’omicidio. I tre anni e sei mesi di carcere infatti, grazie ad alcuni decreti svuota-carceri e all’indulto, si sono ridotti drasticamente e si sono già conclusi. A questi si sono sommati sei mesi di sospensione dal servizio, ma anche quelli sono già trascorsi.
Trincia ha ricostruito nei dettagli tutta la vicenda, mostrando anche dei video girati dalla scientifica la notte della morte di Federico. E’ andato poi ad intervistare anche alcuni poliziotti attualmente in servizio, nonché il capo di un sindacato, il COISP, che è sceso in piazza con alcune manifestazioni di “sostegno” a favore degli agenti condannati.
Nel servizio si sentono dichiarazioni agghiaccianti come: “Aldrovandi è stato solo sfortunato” o “In Italia non esiste il licenziamento per omicidio colposo“. Se anche voi volete farvi venire i brividi, potete guardare il servizio a questo link.