Nella puntata de Le Iene Show di questa sera, 22 novembre 2016, Giulio Golia è tornato a parlare della Calabria: dopo il servizio sui tumori di Africo e quello sul mistero della nave Rigel, l’inviato del programma pone all’attenzione sull’inquinamento radioattivo di cui sarebbe vittima la Calabria.
Dopo aver lanciato l’appello “Chi sa parli”, la redazione de Le Iene è stata inondata da segnalazioni, mail e documenti tra cui un articolo che de La Stampa del 2011 in cui vengono riportate le parole di un anziano geometra che ricorda, come detto al tempo alla Direzione Nazionale Antimafia, che quando lo smaltimento in mare dei rifiuti radioattivi si rilevava troppo complicato, venivano usate le tumulazioni nel cemento. Secondo la sua testimonianza l’ultimo tratto della galleria Limina, sul tratto di strada che collega Rosarno a Gioiosa Ionica, sarebbe stato costruito con cemento in cui vennero impastati rifiuti radioattivi. Giulio Golia si dirige sul tratto dove si trova la galleria e, con un contatore geiger, misura la radioattività di quelle pareti con risultati incredibili.
Nello stesso servizio si racconta la storia di due pescatori, Fausto e Augusto, che pescarono una palla di fango che provocò forte bruciore e prurito alle mani ai due cugini: entrambi si sono ammalati di leucemia. Golia si reca a Copanello e riesce ad incontrare i famigliari dei due pescatori.
Per vedere il video completo del servizio de Le Iene sull’inquinamento radioattivo in Calabria, potete cliccare questo link. A seguire alcune immagini di quanto trasmesso.