Nella puntata de Le Iene Show di ieri, 3 ottobre, Giulio Golia ha raccontato la storia di Edoardo Sigismondi, un ragazzo morto a soli 21 anni, nel gennaio del 2012, mentre sciava a Ovindoli, probabilmente per colpa delle condizioni della pista nera che stava percorrendo.
Al centro della pista, infatti, c’era il cannone sparaneve, anticipato da una sorta di conca. Edoardo perde il controllo degli sci nella conca, sbatte contro il cannone sparaneve e comincia a sanguinare. Da quel momento non riprenderà mai più coscienza. Il cannone era coperto solo da un lato con un materassino, mentre dall’altro lato era scoperto. Ed è lì che probabilmente Edoardo si è fatto il buco in testa da cui ha sanguinato tanto da morire.
Al processo per omicidio colposo però i tre imputati vengono assolti. L’autopsia mette nero su bianco che i segni sul cranio di Edoardo sono compatibili con la ghiera alla base del cannone sparaneve, ma una successiva perizia, presa in considerazione durante il processo, stabilisce che, al contrario, l’impatto fatale sarebbe stato quello con la neve.
I genitori scoprono poi che il giudice Venturin, che ha assolto i gestori della pista, nel tempo libero faceva il maestro di sci proprio lì. Golia è andato così a chiedere al giudice se per lui non valga un conflitto d’interessi.
Se volete vedere il video completo del servizio sulla morte di Edoardo Sigismondi, potete cliccare il link sotto.