Marzo non ha soltanto restituito una nazionale italiana rinfrancata da tre vittorie in una settimana valide per le qualificazioni ai Mondiali in Qatar, bensì ha sancito anche il definitivo attaccamento dei tifosi azzurri per la maglia della nazionale, cosa che non era più così scontata solo tre anni fa.
Agli Europei i dati potrebbero essere duplicati
Guardando alle quote per gli euro 2021 e ascoltando opinionisti e tecnici in tv, l’Italia quest’anno ha serie possibilità di portare a casa il titolo di campione d’Europa, che manca nella bacheca azzurra dal 1968. La nazionale, così come accadeva negli anni ‘90, potrà finalmente contare sul supporto del pubblico, definitivamente rapito dal progetto Mancini caratterizzato da gioco rapido palla a terra, possesso palla, verticalizzazioni e tante vittorie. Vien da sé che le partite di marzo valide per le qualificazioni ai Mondiali che si terranno in Qatar nel 2022 abbiano fatto registrare un dato importante soprattutto in relazione al periodo. L’evento clou è a giugno, e le avversarie affrontate a marzo (con il dovuto rispetto per Lituania e Irlanda del Nord) non erano da perderci il sonno dal punto di vista tecnico, ma nonostante ciò ben sei milioni di italiani hanno seguito la gara su Rai Uno contro gli irlandesi e i numeri contro la Lituania non sono stati da meno: 5,9 milioni di telespettatori, battendo Svegliati amore mio, fiction con Sabrina Ferilli “ferma” a poco più di tre milioni il 31 marzo scorso. L’aria che si respira attorno alla nazionale di Bonucci, Verratti e Immobile è di serenità ed entusiasmo e ciò sembra finalmente contagiare e coinvolgere anche i tifosi azzurri, leggermente distaccati e molto delusi in seguito alla débâcle dell’esclusione dai Mondiali di Russia nel 2018.
Altri precedenti legati al calcio con share clamoroso. Vince Italia ’90
Ma è a tutt’oggi la semifinale dei Mondiali “italiani” giocata allo Stadio San Paolo l’evento sportivo più seguito in Italia. Lo share fu dell’87%, pari a quasi trenta milioni di spettatori attaccati alla televisione, senza considerare i 60 mila e più all’interno dello stadio di Napoli. Era il 1990 e l’Italia viveva il boom economico, ma tuttavia era consuetudine seguire le partite della nazionale unendo più famiglie, per cui quello stesso dato potrebbe nascondere un numero leggermente più grande. Altro evento rimasto nella storia è la finale dei Mondiali del 2006 giocata in Germania, ma è comunque dietro a Italia-Argentina di ben quattro milioni di telespettatori. Il secondo evento televisivo legato al calcio con più share dopo la semifinale di Napoli è un’altra semifinale della nazionale, ma negli Stati Uniti in occasione del campionato del mondo organizzato in USA. In quell’occasione una celebre doppietta di Roberto Baggio trascinò l’Italia di Sacchi alla finale poi persa con il Brasile, anche questo fra i primi dieci eventi di calcio in TV più seguiti in Italia.
Nonostante ci sia la tendenza sempre più forte nel seguire eventi in particolare calcistici sulle piattaforme streaming o da dispositivi mobili, la nazionale italiana resta un momento particolare, che viene goduto prettamente in televisione. Per questo motivo, oltre che per la bontà del progetto tecnico tattico del CT Roberto Mancini, l’Italia di calcio maschile è molto seguita, così come anche quella femminile come hanno dimostrato i Mondiali in Francia del 2019.