Sono passati alcuni mesi dallo scandalo che ha visto come protagonista Oscar Giannino e i suoi titoli di studio inventati. Come ricorderete, dopo essere stato sbugiardato dal suo compagno di partito Luigi Zingales, Giannino è stato ospite in varie trasmissioni tv, nelle quali ha cercato di mettere una toppa sull’accaduto per non far tracollare il valido progetto del partito Fare per fermare il declino. Toppa che ha funzionato poco, vista la percentuale di voti presa poi dal partito.
A distanza di un paio di mesi, Luigi Zingales è tornato a parlare dell’accaduto da Daria Bignardi a Le Invasioni Barbariche (dove era stato ospite lo stesso Giannino tre giorni prima delle elezioni). Zingales ha spiegato i motivi per i quali si è sentito in dovere di sbugiardare l’allora compagno di partito e si è paragonato ad un testimone di nozze che, una volta scoperto il tradimento della futura moglie dell’amico, ha optato per l’onestà facendo la “spia”.
Visto che gli italiani sono stati traditi fin troppe volte dalla politica, non si è sentito di diventare complice di una presa in giro da parte di un leader di partito che ha sostenuto mettendoci la faccia. La Bignardi ha cercato di metterlo in difficoltà chiedendogli se non fosse stato il caso di “farli sposare e vivere felici e contenti” mantenendo il segreto, ma lui ha dissentito.
Anche Dario Franceschini, presente in studio, ha criticato il comportamento di Zingales e si è anche detto contrario ad una sua eventuale discesa in campo nel PD (ipotesi di fantapolitica fatta dalla Bignardi). Tra i due non è sembrato scorrere buon sangue e soltanto la fine del blocco ha stoppato un battibecco che si iniziava a subodorare.