Mammoni – Chi vuole sposare mio figlio è partito ieri su Italia1. Gli ascolti sono stati mediocri (2.079.000 spettatori e uno share dell’8.24%), ma comunque in linea con la media della rete, contando anche che la serata di ieri è stata una delle poche che di recente ha avuto proposte interessanti o curiose. Il pericolo flop è quindi scongiurato, per la gioia del capoprogetto Simona Ercolani, che lo scorso anno, proprio su Italia1, aveva realizzato uno dei programmi peggiori di tutto l’anno, ossia Uman – Take Control.
La prima puntata di Mammoni ricalca in pieno lo stile già conosciuto di Uomini e Donne, con corteggiatori che dopo pochi minuti sembrano già innamorati della possibile “preda” e corteggiati perennemente indecisi. Anche la sensazione di assistere di qualcosa di totalmente preparato a tavolino è la stessa, ma a portare un po’ di pepe – e quindi a rendere il programma più godibile di quello di Maria De Filippi – è proprio la presenza delle mamme, che dovrebbero fungere da “suggeritrici” ma che invece spesso mettono i bastoni tra le ruote ai propri figli.
Il reality – o docu-fiction, forse più appropriato – non è quindi del tutto da buttare. La serata di ieri ha offerto vari momenti di ilarità, mischiati a quello che nell’articolo di presentazione di auguravamo di trovare: del sano trash. I corteggiati sono, chi più e chi meno, delle vere macchiette e un po’ “tamarri dentro” (anche quelli più “eleganti”), mentre i corteggiatori incarnano gli stereotipi più vari, dalla bellona in cerca di avventure, alla casta e pura, passando per il gay tutto pinzetta e cremine di bellezza.
Mammoni va preso per quello che è: un programma senza pretese che vuole semplicemente divertire, con innamoramenti e drammi palesemente finti. Probabilmente se fosse stato proposto in un altro periodo dell’anno sarebbe passato del tutto inosservato, ma con l’estate alle porte, gli orfani del programma defilippiano (e non solo) hanno sicuramente trovato pane per i loro denti.