Ovviamente non è piaciuta a nessuno, la nuova voce di Homer Simpson, almeno fra l’esigente cerchia degli utenti di Twitter (si veda la gallery).
Oggi 7 aprile 2014, durante la messa in onda del primo episodio de I Simpson doppiato da Massimo Lopez, sui social network si è levato un coro generale di perplessità e protesta. C’è chi afferma perentoriamente che non guarderà più un episodio in italiano, chi vuole il doppiatore-imitatore Alberto Pagnotta al posto di Lopez, chi arriva a dire che I Simpson sono morti insieme alla storica voce di Tonino Accolla.
Spunta fuori insomma il solito catastrofismo a buon mercato, senza considerare invece che un po’ di spaesamento è inevitabile quando il protagonista di una serie che va avanti da oltre vent’anni cambia improvvisamente voce.
In realtà Massimo Lopez, che è tutto tranne che un novellino del doppiaggio (si veda la scheda sul sito di Antonio Genna), ha fornito una buona prestazione: si è intelligentemente sottratto ad una facile imitazione di Tonino Accolla e ha preferito seguire liberamente le orme dell’originale Dan Castellaneta, da cui per molti versi proprio Accolla si era discostato. Si tenga anche presente che quello di oggi era soltanto l’inizio del nuovo corso, e che puntata dopo puntata il neo-doppiatore del capofamiglia Simpson non potrà che guadagnare in scioltezza e mimetismo.
E’ certamente un Homer diverso da quello a cui eravamo abituati – il timbro di Massimo Lopez è particolarmente scuro, a tratti ricorda quello del dottor Hibbert (doppiato da Claudio Insegno) – ma ci faremo l’abitudine. Come abbiamo fatto l’abitudine alla Marge più “pesante” di Sonia Scotti e al Bart più “esile” di Gaia Bolognesi. Le voci che per decenni hanno contribuito a costruire in Italia il mito dei Simpson rimarranno nella memoria collettiva e niente e nessuno potrà rimpiazzarle nel cuore del pubblico, ma è quantomeno avventato lagnarsi troppo di una scelta che, data la difficoltà oggettiva della situazione, è stata gestita con oculatezza.