I mondiali di calcio, quest’anno, non vedranno l’Italia protagonista, ma questo non significa che abbiano perso il loro appeal mediatico agli occhi degli italiani. Proprio per questo motivo, Mediaset ha deciso di lanciare la sua offensiva, trasmettendo, per la prima volta in assoluto, la manifestazione calcistica più importante. La Rai, quindi, cede lo scettro, dopo aver trasmesso tutte le edizioni a partire dal 1954. La società di Berlusconi ha sborsato 78 milioni di euro per accaparrarsi la rassegna, meno della metà delle ultime due edizioni, dove, però, l’Italia partecipava. L’assenza degli azzurri (la seconda dopo quella del 1958) ha fatto crollare il prezzo del mercato, ma ha permesso al Biscione di piazzare il colpo.
La proposta di Mediaset
Dal 14 giugno al 15 luglio, Mediaset trasmetterà in chiaro tutte le 64 partite in diretta esclusiva, in chiaro e in HD. L’offerta tematica verrà coperta da quattro canali: Canale 5, Italia 1, Canale 20, Mediaset Extra. Sono previste un totale di 1000 ore di programmazione e 500 live. Il viaggio verso la conquista del mondiale numero 21, comprende, ricchi approfondimenti durante l’arco della giornata. Si comincia già alle 8 di mattina con Dario Donato che, su Mediaset Extra, condurrà la rubrica «Buongiorno Mosca», in cui verrà fatto il punto su quanto sta accadendo in Russia tra analisi dei match, curiosità e prime indiscrezioni sulle gare in programma.
Impedibile rischia di essere «Tiki Taka Russia», in onda alle 22 su Italia 1, dopo la partita in prima serata. Qui, Pieluigi Pardo, con il suo solito spirito ironico, darà spazio al solito dibattito che ha reso famosa la trasmissione. Ad accompagnarlo in questa avventura ci saranno Andrea Pucci, Cristiano Militello e Ria Antoniou. Altrettanto «pepato» sarà «Balalaika dalla Russia col pallone». Il programma, in onda dalle 22.00 su Canale 5, subito dopo i match in prima serata, è uno dei «fiori all’occhiello» della rete ammiraglia. Nicola Savino e Ilary Blasi, condurranno una sorta di «rotocalco sportivo» dove, oltre al calcio, ci sarà spazio per gossip, costume e divertimento. Ultimo, ma non per ordine di importanza, il ritorno della Gialappa’s Band che si occuperà sia della telecronaca delle gare della sera (su Mediaset Extra e Radio 105).
Per chi non può vedere i mondiali in Tv, Mediaset trasmetterà tutte le gare su Sportmediaset.it, che fungerà da sito e app di riferimento, con il suo «Speciale Mondiale». Infine, è stata creata l’app Mediaset Mondiali FIFA. Qui sarà possibile vedere tutte le partite sia in diretta che on-demand.
Numeri e curiosità
Il Brasile, attualmente, è l’unica squadra extra europea ad aver vinto nel Vecchio Continente. È accaduto nel 1958 in Svezia. Quella era la squadra di un giovanissimo Pelè che schiantò in finale i padroni di casa guidati dal Gre-No-Li di stampo milanista. Curiosamente, anche in quell’edizione l’Italia era assente. Da allora si sono giocate sei edizioni in Europa (1966, 1974, 1982, 1990, 1998, 2006) con tre vincitrici europee. Tre volte è toccato alla Germania alzare la coppa (1966, 1974 e 1990), due volte all’Italia (1982 e 2006) e una volta alla Francia (1998).
Brasile e Germania sono le due grandi favorite della manifestazione. I verdeoro (dati a 5 dai bookmakers), devono riscattare il pesante Minerazo di quattro anni fa. I teutonici (a 5.50), campioni in carica, provano ad ottenere il secondo titolo consecutivo, impresa, fin qui, riuscita solo all’Italia (1930 e 1934) e Brasile (1958 e 1962). Va detto che le ultime cinque edizioni dei mondiali sono state vinte da cinque squadre diverse e due di queste (Francia e Spagna) hanno sollevato la Coppa del Mondo per la prima volta. Le altre due grandi che, secondo i pronostici, potrebbero alzare la Coppa del Mondo sono Spagna (a 7) e Francia (a 7.50). Gli iberici dopo il filotto di due Europei ed un mondiale (2008, 2010 e 2012), hanno giocato le ultime edizioni di europei e mondiali al di sotto delle loro potenzialità. I Galletti, tra le quattro favorite, sono l’unica ad aver perso le ultime due finali disputate (mondiali 2006 ed europei 2016).
Tra le outsider, l’Argentina di Messi (a 10) è la più accreditata. La Pulce, di fatto, è all’ultimo mondiale in cui può trascinare la sua squadra. L’Albiceleste arriva al mondiale carica di dubbi e con il fardello di essere quella, tra le grandi, a non vincere da più tempo, dato che il suo ultimo trionfo risale al 1986. Da allora, due finali perse, entrambe con la Germania.