Sapevate che, secondo le ultime stime, l’Italia risulta essere ultima per quel che riguarda le spese per la cultura? Galleggia proditoriamente ad un misero 1%, contro una media europea di almeno il doppio. Un vero dramma. Per giove, bisogna rimediare! Ecco perchè m’è frullata in testa l’idea di proporvi qualcosa di diverso dal solito: un bizzarro viaggio nel variopinto mondo della musica classica usata in televisione.
No, non scappate. Rimanete qua: prometto di non annoiarvi.
Anzi, potreste perfino divertirvi.
Sul serio.
Premessa: non parlerò di Wagner in Apocalypse Now. Troppo facile.
Iniziamo con qualcosa di semplice. Conoscete tutti la sigla di Quark, vero? Il programma di Piero Angela è uno dei più longevi della tv italiana, e il tema musicale della trasmissione è assai celebre. Quanti di voi, però, saprebbero dire a quale autore è legato quel brano? Se non lo sapete, ve lo dico io: si tratta della Suite per Orchestra N.3 di Bach, più comunemente nota come “Air” (Aria sulla Quarta Corda).
Niente male, no? Proseguiamo con una pubblicità, ora: quella del vino Ronco. L’avrete sentita mille volte, ma magari non ci avete fatto caso. Eppure si tratta di una delle composizioni più tipiche del Settecento: il Minuetto di Boccherini.
Buffo, ogni volta che ascolto Boccherini mi immagino graziose damine che indossano grandi parrucche e sventolano piccoli ventagli. Ancor più buffo (o per meglio dire inquietante), mi torna in mente il florido faccione di Russel Crowe. Oh sì. Nella pellicola Master & Commander, in cui il virile attore australiano solca i mari vestito da Ammiraglio Nelson, ricorre più volte la sua (di Boccherini, intendo) Musica Notturna delle Strade di Madrid. Non ve la ricordate? Eccola qui:
Sempre in Master & Commander è possibile imbattersi nell’illustre Preludio dalla 1° Suite per violoncello in Sol Maggiore di Bach:
E cosa dire della evocativa Sarabanda di Handel, tema dominante del film Barry Lyndon? Niente, appunto. Si ascolta e stop.
Ok, per il momento basta film. Questo è un blog televisivo, ergo occupiamoci un po’ di musica pubblicitaria. Come l’ispirato Aquarium di Saint Saens, utilizzato tra gli altri nello spot della birra Forst:
Un brano notevole, direi. Proprio come quello che abbiamo associato per anni alla pubblicità “Egoiste!” di Chanel… sì, quello strafamoso con le donne inviperite che aprono e chiudono le finestre. Conoscete il titolo del pezzo? Si tratta di “Montagues and Capulets” (Montecchi e Capuleti) di Prokofiev.
Alcuni spot sono martellanti al punto che ci spingono a detestare musiche magnifiche. E’ il caso della Danza delle Sciabole di Aram Khachathurian, storpiata per motivi di marketing in un (brutto, a mio parere) spot di Chante Clair…
…Ma mai brutto quanto il famigerato spot Ajax col coro di casalinghe che deturpava la Habanera della Carmen di Bizet al grido di “igiene sì, fatica no!”:
Altro giro, altro spot: è la volta del marchio Tuborg, che nel 2007 infila in una pubblicità nientemeno che una versione remixata della colossale “In the Hall of the Moutain King” di Edvard Grieg.
Il buon Grieg, che ci crediate o no, ha a che fare anche coi cartoni animati Disney. Quante volte nella vostra vita, infatti, avrete visto Pippo che si sveglia la mattina nel suo letto e si stiracchia e sbadiglia e il sole sorge e gli uccellini cinguettano e c’è una grande atmosfera di pace e serenità? L’effetto viene raggiunto il 99% delle volte piazzando come sottofondo “Il Mattino” (Morning Mood) tratto dal Peer Gynt del talentuoso Edvard.
Come va fin qui? Tutto bene? Vi siete addormentati come Pippo? Nel caso, ho qui un rimedio infallibile: il brano “O Fortuna” dei Carmina Burana di Carl Orff. Se avete visto l’epico film Excalibur di John Boorman, sapete di cosa sto parlando… è il pezzo in cui Re Artù cavalca sotto gli alberi in fiore verso l’accampamento dell’infido Mordred.
Il clima di tensione nei film viene spesso reso con il celeberrimo brano “Notte sul Monte Calvo” di Mussorgsky. Qualcuno ricorda lo spassoso “Weekend con il Morto”? La scena finale di lotta con l’imbranatissimo sicario mafioso è calibrata proprio sulle note di Mussorgsky.
Uhm. Stavo pensando come presentarvi la “Sinfonia dal Nuovo Mondo (Quarto Movimento)” di Dvorak, ma ogni parola è superflua. Vi garantisco che l’avete già sentita miliardi di volte. Provare per credere.
Per quelli di voi che da piccoli guardavano il wrestling in tivù commentato da Dan Peterson, ebbene… assieme alle botte, in casa vostra entrava la cultura. Dico davvero: le musiche d’ingresso di “Macho Man” Randy Savage e del “Nature Boy” Ric Flair sono rispettivamente opera del compositore Edward Elgar (titolo del brano: “Pomp & Circumstance”, uno degli inni “non ufficiali” inglesi) e di Johann Strauss (titolo del brano: “Also Sprach Zarathustra”, motivo principe del film 2001 Odissea nello Spazio).
Sempre in “2001 Odissea nello Spazio” di Kubrick è presente uno dei valzer più famosi del mondo: “Sul Bel Danubio Blu”. L’autore è di nuovo uno Strauss, stavolta Richard. Uh, per i fan dei Simpson: è la scena in cui Homer l’astronauta mangia patatine nello spazio.
Concludo con gli Strauss segnalando che il valzer “Voci di primavera” (di Johann) fa da colonna sonora ad uno spot Parmareggio. Passaggio traumatico, lo riconosco: da Kubrick ai topini = dalle stelle alle stalle.
Rimaniamo per un attimo sugli spot. Negli anni ’80 andava forte la pubblicità Vecchia Romagna Etichetta Nera. Ne serbate memoria? Bien. Per chi si fosse chiesto “che musica è?”, voilà la risposta: Romanza N.2 per violino di Beethoven.
Ah, i gloriosi anni ’80. Bei ricordi. Oggi, invece, gli spot Tim con Neri Marcorè combinato da Giulio Cesare o Casanova hanno come base musicale una versione del Concerto ‘alla rustica’ in G major RV 151 di Vivaldi.
Saltando di palo in frasca: di chi è la musica del film La Stangata? Ve lo dico io: di Scott Joplin. Il brano si intitola “The Entertainer”.
La monumentale Ouverture 1812 di Tchaikovsky incornicia le gesta del rivoluzionario protagonista di V per Vendetta. Se non vi basta, Robin Williams la fischietta verso la fine de L’Attimo Fuggente. Lasciatela correre per un minuto e la riconoscerete.
I nati negli anni ’70 probabilmente ricorderanno un film dal titolo “Che botte se incontri gli Orsi”, che raccontava le avventure d’una sgangherata squadra di baseball under-14. La colonna sonora di quei ragazzini terribili era “Les Toreadors” di Bizet.
Ci siete ancora? Ancora un paio di curiosità ed abbiamo finito, parola di scout. La prima riguarda il film Il Padrino… più nello specifico, la memorabile scena del battesimo. Mentre Michael Corleone afferma di rifiutare Satana (nello stesso istante in cui i suoi scagnozzi fanno strage di tutti i rivali), una musica particolarmente cupa riempie l’aria: si tratta d’un arrangiamento del “Passacaglia e Fuga BMW 582″ di Johann Sebastian Bach.
Concludiamo con un’altra gemma della cinematografia mondiale. Avete presente la famosa scena di Platoon in cui il sergente Elias, ferito a morte, corre disperatamente verso gli elicotteri inseguito dai vietcong? Il brano musicale in sottofondo – che accompagna i momenti più drammatici del film – è il malinconico Adagio per Archi di Samuel Barber.
Ultima Curiosità: l’opera lirica “La Cintura di Venere” di Jacques Berain che si vede ne Il Marchese del Grillo (la scena del teatro con Olimpia ed i castrati) in realtà NON esiste: è stata scritta appositamente per il film. Altrettanto dicasi per Jacques Berain: è un nome di fantasia.