E’ un flop davvero su tutti i fronti il nuovo pomeriggio di Italia1, annunciato come “incredibile novità” e invece snobbato fin dalla prima giornata di programmazione dai fedelissimi della rete. Tre programmi con nomi potenzialmente forti alla conduzione, buttati lì nella speranza di un seguito che non è arrivato. E se i dati dell’esordio non promettevano nulla di buono, quelli di ieri sono stati la mazzata definitiva che ne ha consacrato l’insuccesso.
L’unico a salvarsi (in parte) è Vecchi bastardi, il programma condotto da Paolo Ruffini e Gianluca Fubelli detto Scintilla, dove i veri protagonisti sono signori attempati che mettono in atto scherzi più o meno divertenti nei confronti di vittime giovani. Candid camera sia italiane, preparate appositamente per Vecchi bastardi, che internazionali. Nonostante la conduzione sia inutile e a tratti penosa, il programma nel complesso strappa qualche sorriso e il pubblico sembra non averlo bocciato in pieno.
Stendiamo un velo pietoso invece su Urban Wild, condotto da Federico Costantini. Il solito fu Real TV con filmati già vecchi anche quando sono in prima tv. Il tema “urban” è una semplice scusa per riproporre anche al pomeriggio clip a costo zero che di cittadino hanno forse solo lo sfondo, intervallate dal conduttore che fa qualche salto sul tetto di un grattacielo. Non ci siamo proprio.
E che dire di Come mi vorrei, il nuovo programma di Belen Rodriguez le cui riprese le hanno fatto rischiare la crisi matrimoniale? Più che Come mi vorrei, si sarebbe potuto chiamare Come mi vorrebbe la società. Ragazze con uno stile personale, per nulla brutte, vengono aiutate ad omologarsi allo standard a cui siamo abituati. La colpa, va detto, non è di Belen, che nel ruolo di “tutor” riuscirebbe pure bene, se solo fosse un po’ meno gnocca. Peccato che i testi che le sono stati scritti non siano proprio il massimo della genialità e che averla a fianco farebbe venire la depressione anche alla ragazza più sicura di sé.
Insomma, a parte Vecchi bastardi da salvare in parte – ma da proporre in un’altra fascia, forse nel preserale e in versione ridotta -, gli altri due programmi sono assolutamente da eliminare o modificare. Urban Wild non ha senso di esistere, mentre Come ti vorrei andrebbe ripensato da cima a fondo, anche perché con questa formula risulta uguale ai vari Cambio vita! condotti da Natasha Stefanenko.