Da settembre Paola Perego è in onda con più di tre ore di diretta pomeridiana al fianco del giornalista Franco Di Mare nello storico programma La Vita in diretta, dove si spazia dal gossip alla cronaca, per arrivare anche al sociale. A metà stagione tracciamo un bilancio di quest’esperienza della conduttrice lombarda, che anche a causa dell’eredità pesante lasciata da un’accoppiata vincente come quella Liorni-Venier, sta avendo numerosi problemi.
All’inizio il programma era stato confezionato sullo stile di un tg freddo e algido, ma gli ascolti molto bassi hanno portato alle dimissioni del capo-progetto Pietro Raschillà, sostituito in corsa dopo pochissime settimane da Ivano Balduini, che ha apportato un restyling trasformandolo in un contenitore più classico, con gli ascolti che nel corso delle settimane sono un po’ risaliti.
Si parla però di pochi punti, lontani anni luce dai fasti dell’anno prima. La concorrenza agguerrita del pomeriggio di Canale5, arricchito dalla gallina dalle uova d’oro Il Segreto, ha avuto sempre la meglio sul contenitore di Raiuno, leader fino alla stagione precedente. Che cosa realmente non sta funzionando nel programma?
Sicuramente l’assenza di Daniel Toaff (passato a Videonews) si sente: il papà della Vita in diretta ha cresciuto la sua creatura, portandola a grandi numeri. Altro punto è la concorrenza: una fascia oraria da sempre vincente per Rai1, ora è dominata dalla già citata soap spagnola, che ottiene picchi vicini al 30% e questo ha conseguentemente giovato al contenitore pomeridiano di Pomeriggio Cinque, con una più esuberante Barbara d’Urso, storica rivale della Perego, che sta crescendo notevolmente rispetto alla passata stagione.
Ma non si può non considerare che anche il cambio di conduzione abbia avuto le sue ripercussioni negative. Il volto femminile, Paola Perego, conduttrice con ottime doti di comunicazione e gavetta invidiabile, obiettivamente sta avendo delle difficoltà di base nell’approcciarsi con il pubblico che segue Rai1 in quella fascia, prevalentemente composto da donne over 55.
La Perego forse risulta poco adatta ad un tipo di pubblico che richiede una conduttrice dalle caratteristiche opposte: a quell’ora servono presentatrici più “ caserecce” e “popolari”, che alla lunga potrebbero risultare urticanti, ma allo stesso tempo rappresentano un porto sicuro per il telespettatore.
Per anni Paola è stata volto Mediaset con trasmissioni come Buona Domenica, dimostrandosi particolarmente gradita al pubblico di casa che segue la tv commerciale. Proprio gli anni passati al Biscione le hanno regalato più soddisfazioni di quanto stia avvenendo in Rai: con trasmissioni più nelle sue corde era riuscita ad avere un suo seguito, dando il meglio di sé (anche se non sono mancate le critiche sui suoi programmi definiti trash) con maggiore libertà senza troppi limiti dettati dalla dirigenza.
Con il passaggio in Rai, ripulitasi l’immagine con programmi più tranquilli, l’abbiamo però ritrovata quasi “fuori posto”, nonostante esperienze positive in prima serata su Rai1 dove Paola ha portato a casa buoni risultati con le trasmissioni Attenti a quei due – La sfida (2012) e Superbrain – Le supermenti, andato in onda con due edizione tra il 2012 e il 2013.
Dopo quest’annata faticosa de La vita in diretta, quale sarà il futuro della bella Paola? Continuerà ad avere un posto nel day-time di Raiuno oppure sarà ridimensionata conducendo qualche sporadica prima serata? Noi ci auguriamo che torni a condurre trasmissioni più adatte a lei – non importa se in Rai o a Mediaset -, dove possa esprimere la sua personalità e possa essere nuovamente apprezzata dal pubblico.