Non c’è cronaca nera che tenga: Parliamone in famiglia è un vero e proprio flop. Mentre scrivo, il programma di Rai2 condotto da Lorena Bianchetti sta affrontando il caso dei coniugi uccisi a Montelupone, con vari esperti e giornalisti di nera presenti in studio. Alla faccia dell’obiettivo dichiarato in fase di presentazione dei palinsesti – quando la trasmissione si chiamava ancora Una settimana in famiglia -, che era quello di ospitare ogni giorno una famiglia italiana e parlare, con filmati e testimonianze, dei disagi che si affrontano quotidianamente.
Come già accaduto lo scorso anno (quando ancora c’era Milo Infante), il contenitore pomeridiano di Rai2 ha cercato di andare in una direzione, ma ha deviato nel giro di pochi giorni a causa dei bassi ascolti – comunque più alti della stagione in corso -, senza però ottenere risultati positivi.
Ed è proprio il caso di parlare dettagliatamente degli ascolti, perché per un programma in diretta sono piuttosto ridicoli: la puntata di ieri si è portata a casa 581.000 spettatori (4.59% di share), quella di martedì 477.000 (3.71%) e di lunedì 564.000 (4.4%). La settimana scorsa non è andata tanto meglio, nonostante il “picco” di 731.000 spettatori nella giornata di mercoledì che faceva ben sperare, ma che non si è ripetuto.
Insomma, ascolti veramente risibili e probabilmente più bassi di un qualsiasi telefilm in replica. Al pubblico Parliamone in famiglia non interessa, è chiaro. Ora sta alla rete decidere se mantenere in vita questo programma-cadavere o se correre ai ripari, mettendo a riposo Lorena Bianchetti o affidandole qualcosa di diverso.