Anna Manuelli è Erica
Sguardo magnetico e lingua tagliente, Erica nei suoi diciannove anni di vita ne ha già combinate di tutti i colori. È in affido alla casa famiglia in seguito a una condanna per atti di vandalismo, estremo tentativo di ribellione nei
confronti di una famiglia troppo esigente e anaffettiva. Secondogenita di una coppia dell’alta borghesia fiorentina, Erica sin da bambina si è ritagliata il ruolo di pecora nera: più lei si ribellava in cerca di attenzioni, più i suoi genitori rispondevano con regole inflessibili e distanza emotiva. Erica cerca di soddisfare il suo bisogno di affetto consumando freneticamente flirt e amori sbagliati che la lasciano sempre più frustrata e delusa. Grazie al corso di artigianato per la prima volta ha possibilità di coltivare il suo grande talento nell’arte del disegno. Ma l’incontro con Vanni non è tutto rose e fiori, tutt’altro. Lei, allergica alla disciplina, si trova a fare i conti con un maestro che fa del rigore una ragione di vita. Un po’ alla volta Erica, pur restando la scheggia impazzita del gruppo, scoprirà che stavolta le regole sono davvero per il suo bene.