La fine del matrimonio fra Valeria Marini e Giovanni Cottone era un tema troppo ghiotto perché i trash salotti della tv non vi dedicassero le dovute attenzioni: decisamente poco elegante però l’operazione messa oggi in piedi da Barbara D’Urso, storica amica della Marini.
Durante la puntata odierna di Pomeriggio Cinque (venerdì 9 maggio 2014) la bislacca di Mediaset ha introdotto l’argomento mandando in onda un commovente collage di scene relative ai tempi in cui fra la showgirl sarda e l’imprenditore siciliano sembrava regnare l’amore, il tutto accompagnato dalla romanticissima Ti sposerò perché di Eros Ramazzotti.
Al termine del servizio Barbarella prima legge senza tanti complimenti stralci dall’intervista che Giovanni Cottone ha rilasciato al Corriere della Sera del 7 maggio 2014 – tra le altre cose: “Valeria è succube di sua madre” Gianna Orrù – e poi tira fuori dal cilindro la chicca “esclusiva”: un videomessaggio indirizzato a Valeria Marini che Cottone aveva registrato per Domenica Live poco tempo dopo il matrimonio e che per mancanza di tempo non era mai stato mandato in onda. E quale momento migliore per divulgarlo se non adesso, con la “separazione choc” in pieno svolgimento?
Nel breve servizio, corredato dal sottopancia “Quando il marito le dichiarava amore”, Giovanni Cottone si rivolge alla neo-moglie con accenti appassionati.
Sono contento di averti sposata. Credo che quel giorno sia stato il più bello e il più importante della mia vita, mi hai suscitato una grande emozione. Ma non trascurerei neanche l’emozione della nostra prima cena, che penso ti ricordi bene e del nostro primo bacio… Un collage di emozioni. Vivere con te è veramente emozionante. Ciao!
Accostato alle parole poco carine che i due ex piccioncini si sono scambiati di recente a mezzo di interviste e comunicati stampa, il videomessaggio fa decisamente il suo effetto: a costo però di sembrare completamente privo di delicatezza e pure un po’ crudele.
Insomma, va bene fare spettacolo sulla separazione vip, ma da Barbarella un po’ di tatto nei confronti della “grande amica” Valeriona era lecito aspettarselo. O no?