L’Eurovision Song Contest 2015 è stato un successo, e si sa che da qualche anno a questa parte molti programmi, soprattutto i contenitori del daytime, attingono ai grandi successi mediatici per rosicchiare qualche punticino di share in più. Tra questi, in prima fila c’è sempre Pomeriggio Cinque, pronto anche a sfruttare marchi Rai (come appunto l’Eurovision) pur di attirare attenzione. E pur in assenza di un valido motivo.
Ieri Barbara d’Urso ha dedicato al terzo posto dell’Italia con Il Volo una parte della sua trasmissione, alludendo ad una presunto polemica che starebbe “impazzando sul web e sui social“. La pietra dello scandalo? Se Il Volo ha stravinto per il televoto, le giurie di ogni singolo paese hanno decretato che i nostri rappresentati erano i sesti da loro preferiti.
Una polemica priva di ogni fondamento, dato che il regolamento della manifestazione parla esplicitamente dell’esistenza di una giuria specializzata, che pesa per metà sul voto finale (l’altra metà dipende dal televoto). Una regola ben nota anche in Italia, dato che viene utilizzata anche nel Festival di Sanremo. Nonostante ciò, tra i mille servizi di dubbio interesse la d’Urso ha anche mostrato pochi secondi di un video amatoriale registrato nella sala stampa dell’Eurovision in cui tutti i partecipanti applaudivano i nostri ragazzi, chiedendosi come mai Il Volo abbia ottenuto pochi voti nonostante tanto giubilo. Peccato si sia dimenticata di dire al suo pubblico che le giurie non sono composte da giornalisti, ma anche e prevalentemente da musicisti ed esperti di musica e si sono riunite in precedenza per dare i loro voti.
Insomma, l’importante è riempire dieci minuti di trasmissione con video rubacchiati dalle pagine social dei personaggi del momento o immagini di repertorio, spacciati per esclusive. E chissenefrega se il pubblico riceve informazioni errate o se si imbastisce una polemica di fatto sul nulla, dato che i nomi dei giudici di ogni paese partecipante sono ben noti a tutti e “impazzano sul web”.