Pompei. Le nuove scoperte, su Rai 1 lo speciale di Meraviglie con Alberto Angela tutto girato in piano sequenza

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Conosciamo Meraviglie di Alberto Angela e i viaggi che ci ha portato a fare nelle più belle città d’Italia, d’Europa e in Africa. La nuova sfida del programma è Pompei. Le nuove scoperte, uno speciale in onda questa sera, lunedì 27 maggio 2024, alle 21:25 su Raiuno, che racconterà le novità degli archeologi al lavoro nel sito dell’antica città distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d. C.

Prodotto da Rai Cultura con il Parco Archeologico di Pompei e il Ministero della Cultura, lo speciale ha la particolarità di essere girato in piano sequenza. Per due ore e dieci minuti, quindi, la telecamera non staccherà mai, facendo compiere al pubblico un vero e proprio viaggio all’interno del sito archeologico.

La visita di Angela, con la partecipazione del direttore Gabriel Zuchtriegel, degli archeologi e dei tecnici del Parco, parte dall’Odeion, il più piccolo dei due teatri della città, dominato dalla vista del Vesuvio che si erge in lontananza oltre le mura. Si snoda poi per le antiche strade di Pompei attraversando botteghe, terme, locande e case private, dove le tracce della vita quotidiana del primo secolo dopo Cristo suscitano meraviglia ad ogni passo.

Il percorso prosegue, poi, all’interno dell’Insula dei Casti Amanti, un isolato già parzialmente esplorato in passato e oggi oggetto di nuovi approfonditi scavi che hanno appena portato in superficie i resti di altre vittime colte nel vano tentativo di mettersi in salvo dall’eruzione. Qui gli archeologi, ancora al lavoro, mostrano ad Alberto Angela e al pubblico ambienti ancora non conosciuti, interessanti oggetti di vita quotidiana appena emersi dagli strati vulcanici e stupefacenti opere d’arte ritornate visibili dopo quasi duemila anni. Ma le opere più commoventi scoperte dagli archeologi sulle pareti di una domus sono i disegni di un bambino di duemila anni fa che, poco prima della tragedia, ha tratteggiato con il carboncino il suo immaginario infantile, ignaro che i suoi graffiti sarebbero sopravvissuti al passare dei secoli.

Dopo un breve trasferimento in auto sopra la zona ancora non scavata di Pompei, Alberto Angela entra nei cantieri di scavo che interessano la regio IX, uno dei distretti della città ancora non interamente portati alla luce. Qui rivela agli spettatori splendidi saloni affrescati appena riemersi dal materiale vulcanico e un meraviglioso ambiente dipinto, scoperto proprio nei giorni di realizzazione dello speciale e ancora mai mostrato.

Il percorso procede verso la “Casa del Larario”, dove il racconto delle ultime ore della città romana si intreccia con la scoperta di ambienti che l’eruzione ha “cristallizzato”, imprimendo nella cenere la fotografia degli ultimi istanti di vita di Pompei. Qui, con l’aiuto degli esperti del parco, Alberto Angela illustra la tecnica dei calchi, che ha permesso di rivelare le drammatiche immagini delle vittime nell’attimo stesso della loro fine.

L’esplorazione prosegue nella “casa di Leda”, una delle domus più ricche di ritrovamenti di questa ultima campagna di scavi con nuove rivelazioni. Nelle sue adiacenze sono appena emerse pareti affrescate di incredibile bellezza, anche per il particolare stato di conservazione dei colori originali.

Infine, al termine del percorso, due autentici fuochi d’artificio di Pompei: la “casa degli amorini dorati” e la “casa dei Vettii”, quest’ultima riaperta recentemente al pubblico dopo un lungo restauro. Qui la magnificenza degli affreschi e dei giardini colonnati rivela l’opulenza degli abitanti di una delle zone più ricche della città. Splendidamente circondato dal “rosso pompeiano” il telespettatore avrà quasi l’impressione di partecipare a uno degli esagerati banchetti descritti da Petronio.

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