Quinta dimensione – Il futuro è già qui, terza puntata 27 gennaio 2024

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Il sabato sera di Raitre torna ad essere all’insegna della divulgazione con la terza edizione di Quinta dimensione-Il futuro è già qui, programma di approfondimento e divulgazione scientifica di Rai Cultura condotto da Barbara Gallavotti. Quattro puntate per approfondire fatti e concetti che permettono di comprendere le sfide e le opportunità di una società come la nostra, in rapidissimo cambiamento. Il tutto, con un linguaggio accessibile e immediato e con ospite fissa di tutte le puntate Amalia Ercoli Finzi.

Il programma è nato da un’idea di Jean Pierre el Kozeh e della stessa Gallavotti ed è da lei scritto e condotto. Hanno contribuito ai testi Maria Chiara Albicocco, Francesca Buoninconti, Paolo Conte, Fabio Mazzeo, Paola Miletich e Fiorella Ravera. Delegato Rai Giulia Lanza. La regia è di Luca Granato. Prodotto da Ballandi per Rai Cultura.

Quinta dimensione 2024, puntata 27 gennaio

Il cervello è un fragile, ma formidabile capolavoro dell’evoluzione, spesso ossessionato dal sogno di creare qualcosa che gli assomigli, ma poi turbato dall’idea di riuscirvi. Barbara Gallavotti, che ospita Amalia Ercoli Finzi, cerca di rispondere ai grandi interrogativi su come funziona il cervello, ma anche su cosa sia l’intelligenza artificiale, perché è diversa da quella umana, perché va manipolata con attenzione e quali vantaggi può portare.

Si parte dalle nuove droghe – che minacciano le cellule nervose, mentre il sonno invece le protegge – e dalle ricerche sulle malattie neurodegenerative. La più straordinaria capacità del cervello umano è riorganizzarsi per superare un trauma, come dimostra l’intervista a una persona che ha scoperto casualmente di avere un cervello “speciale”, privo di una intera sua parte, senza aver mai manifestato alcun sintomo. E ancora, si andrà a vedere cosa differenzia l’intelligenza umana da quella delle altre specie.

Si va quindi a Cambridge, per parlare di intelligenza collettiva con la neuroscienziata Anna Critchlow, e nei laboratori dell’Istituto Italiano di tecnologia, per scambiare qualche parola con ICub, il piccolo robot costruito ispirandosi a un bambino che impara. Per concludere, l’incontro con studiosi che spiegano come fa un programma di Intelligenza Artificiale a costruire un testo e si interrogano sulla coscienza: prerogativa solo umana o la posseggono anche gli animali e potrà svilupparla l’AI? Mario Rasetti, uno dei “padri” dell’Intelligenza Artificiale, e Giorgio Vallortigara, aiutano a capire perché “il futuro è già qui”.

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