Questa sera, alle 21.30 su Rai3, riparte lo storico programma d’inchiesta Report, nato nel 1997 e andato in onda inizialmente addirittura in terza serata, ma diventato poi uno dei “punti fermi” del panorama televisivo italiano (dal 2003, anno dello sbarco in prime time). Ancora una volta a capitanare il team di giornalisti investigativi sarà Milena Gabanelli.
Il titolo della prima puntata sarà Oggi in Parlamento, di Bernardo Iovene. Si legge nella presentazione:
Sono 13 anni che il Consiglio d’Europa chiede invano all’Italia di recepire e ratificare la Convenzione Civile e Penale di Strasburgo sulla corruzione. Secondo la Corte dei Conti, il costo della corruzione per il nostro Paese è di 60 miliardi l’anno. Una cifra impressionante, ma ci si muove solo dopo l’ennesimo scandalo sui finanziamenti per la ricostruzione post terremoto de L’Aquila, quello che ha coinvolto la famigerata cricca, perché nelle Commissioni del Parlamento si discutesse per la prima volta un disegno di legge contro la corruzione nella PA.
Il programma si chiederà se il nostro Parlamento, per come è composto, può essere in grado di approvare una legge che consenta una lotta seria alla corruzione nella Pubblica Amministrazione, visto che molti dovranno in pratica decidere per la propria sorte. Tra Deputati e Senatori, a oggi si conta infatti un numero rilevante di indagati e condannati per reati contro la Pubblica Amministrazione (corruzione, concussione, appropriazione indebita, bancarotta fraudolenta, finanziamento illecito, associazione per delinquere e favoreggiamento alla mafia).
Dal 1994 ad oggi solo la Giunta delle Autorizzazioni della Camera ha analizzato 500 casi di procedimenti giudiziari. Solo nell’ultima legislatura per la prima volta un Deputato e un Senatore sono finiti in carcere per reati non di sangue.
L’inchiesta ricostruirà, tra gli altri casi, come la Giunta si è comportata nelle vicende De Gregorio, Tedesco, Lusi, Nespoli, Margiotta, Cosentino, Papa. Bernardo Iovene ha inoltre intervistato il Presidente Vizzini e vari Parlamentari come Landolfi, Brancher, Farina, Grillo e Del Pennino.