Stasera Le Iene presenteranno uno speciale dal titolo Rosa e Olindo, due innocenti all’ergastolo?, in onda in prima serata su Italia1. Uno speciale che sta facendo discutere ancor prima della messa in onda, perché avanza tesi contrapposte alle sentenze che hanno condannato i due coniugi, riconosciuti come autori della terribile Strage di Erba.
Nel corso della passata edizione del programma, la Iena Antonino Monteleone si era occupata spesso del processo per uno dei casi di cronaca nera più mediatici degli ultimi anni: l’11 dicembre 2006 vennero uccisi Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, fu ferito gravemente alla gola.
Per la strage sono stati condannati in via definitiva i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, vicini di casa delle vittime. Nel corso della puntata verranno ripercorsi i momenti chiave della vicenda e tutte le anomalie finora emerse. Inoltre, verranno presentate nuove testimonianze, elementi e documenti fino a oggi mai mostrati in tv.
Antonino Monteleone è riuscito a rintracciare, in Tunisia, Chemcoum Ben Brahim, il possibile super-testimone che in un primo momento avrebbe dovuto essere sentito nell’ambito del processo ma che le autorità italiane hanno considerato irreperibile. Le Iene hanno scoperto che in quel periodo l’uomo era detenuto nelle carceri italiane; successivamente, in seguito alla sua espulsione, se ne sono perse le tracce senza che nessuno riuscisse più a parlarci e a sapere dove fosse.
Chemcoum Ben Brahim ha confermato per la gran parte alla Iena tutto quello che aveva raccontato ai Carabinieri nel 2006 e che avrebbe voluto e dovuto raccontare durante il processo. Inoltre, si è detto disponibile, nel caso in cui venisse richiamato dai magistrati, a tornare in Italia e ribadire la sua versione dei fatti.
La sua testimonianza farebbe riferimento a degli individui in un furgone che lui dichiara di aver sentito parlare animatamente in arabo in via Diaz e al “fratello della morta” (denominazione emersa dagli atti, ndr.), che successivamente gli sembrerà di riconoscere in Pietro Castagna, il fratello maggiore di Raffaella. La testimonianza del padre però lo scagiona, anche se pone al centro del racconto un’auto, una Panda nera appartenente alla madre di Pietro, data in beneficienza dai Castagna pochi giorni dopo la tragedia.
Durante la serata verrà mandata in onda anche un’intercettazione telefonica risalente a pochi giorni dopo la strage tra Pietro Castagna e una sua collaboratrice. L’uomo afferma di volersi procurare una nuova Sim card per il telefono.
Infine, la Iena ha parlato dei punti controversi di questa vicenda con diverse persone tra cui giornalisti, psicologi, avvocati, criminologhi; inoltre, ha provato a raccogliere il punto di vista di Pietro Castagna. I fratelli Castagna, nonostante siano stati invitati da Le Iene a prendere parte al programma, hanno negato l’intervista.