Rivoluzione per il Festival di Sanremo per la terza edizione firmata da Fabio Fazio, che avrà luogo nel febbraio 2013. Siamo abituati ormai a leggere proclami che minacciano grossi stravolgimenti nel regolamento della manifestazione musicale più attesa in Italia, ma stavolta il padrone di casa sembra proprio voler fare sul serio.
In un’intervista uscita proprio oggi su TV Sorrisi e Canzoni, il conduttore di Che tempo che fa si sbottona in merito a diversi dettagli che caratterizzeranno il prossimo Festival della Canzone italiana; rimarrà invariato il numero di artisti partecipanti, 14, ma non le canzoni. Ogni cantante, durante le prime due serate e sette per ogni sera, potrà infatti proporre al pubblico ben due brani durante quel che il conduttore ha definito “una serie d mini-concerti”.
Saranno propro gli spettatori a decidere quale dei due brani potranno gareggiare nella fase finale della trasmissione, e ciò darà modo ai cantanti in gara di proporre anche brani meno “sanremesi” e più sperimentali, facendo inoltre focalizzare l’attenzione del pubblico sulle canzoni. Arriveranno così in finale tutti i 14 interpreti in gara, evitando così lo scoglio dell’eliminazione per televoto che tanto preoccupava i concorrenti delle ultime edizioni.
Ancora non è dato sapere se nelle serate successive saranno previsti i classici duetti, reintrodotti recentemente e di grande impatto da parte del pubblico – basti pensare all’applauditissima permormance si Patti Smith insieme ai Marlene Kuntz nell’edizione 2012 – o se troverà spazio la serata speciale dedicata agli omaggi musicali. La finale della categoria degli esordienti sembra comunque sempre fissata per la giornata del venerdì.
Quasi certa invece la presenza di Luciana Littizzetto, che addirittura Fazio vorrebbe nel ruolo di co-conduttrice. Per quanto riguarda invece Saviano, il conduttore non si sbilancia, ma sembra possibilista:
Vedremo, il Festival è uno strumento importante che può essere utile anche per parlare di cose interessanti. La musica resterà sempre l’elemento narrativo fondamentale, ma Sanremo può diventare anche l’occasione per affrontare grandi temi.
Un Festival che si rinnova purché non cambi niente; l’apparentemente innovativa formula della doppia canzone, infatti, non è altro che la base dell’idea iniziale del concorso, dove a partecipare erano i brani e non i loro interpreti, che portavano più di una canzone sul palco del Salone delle Feste del Casinò di Sanremo, dove si sono tenute le prime edizioni.