Fabio Troiano non sa condurre. Quante volte l’abbiamo letto sul web da quando è partito The Voice? Infinite. Così tante che qualcuno si è domandato se questo giudizio così unanime fosse frutto di una reale idea comune dei telespettatori del talent di Rai2 o se semplicemente le ripetute critiche all’attore prestato alla conduzione, specie via Twitter, sia ormai soltanto un tormentone nel tentativo di fare i simpatici sul web.
Di vero c’è che Fabio Troiano non ha i tempi televisivi, non ha il brio che un conduttore di una trasmissione come The Voice dovrebbe avere, non è impeccabile come richiederebbe il suo ruolo. Abituati alla conduzione pulita di Alessandro Cattelan, ma anche a quella eccessivamente esaltata ma coinvolgente di Francesco Facchinetti, Fabio Troiano non può non perdere punti.
E se aggiungiamo che Carolina Di Domenico, conduttrice dall’esperienza ultradecennale ma inspiegabilmente relegata in un angolo a leggere i pareri del “popolo di Internet”, riesce a prendere le redini della trasmissione in quei rari momenti in cui i due condividono il palco – come all’inizio della puntata di ieri, quando Troiano stava facendo entrare Zucchero senza presentare i coach, situazione prontamente salvata dalla Di Domenico -, è ovvio che l’attore ne esce con le ossa rotte.
Ma è anche vero che le lamentele e battutine via social alla capacità di conduzione di Troiano sono sempre più scontate e stucchevoli, quanto i giudizi espressi dai quattro coach, la vera delusione della trasmissione. Sembra di ascoltare i giudizi di Katia Ricciarelli o Gloria Guida alle baby esibizioni di Io canto: tutti bravi, tutti meravigliosi.
E probabilmente è anche per questo, a causa della mancanza di senso critico da parte del cast e delle poche esibizioni particolarmente artistiche, che il pubblico, non sapendo cosa commentare, si esprime sull’unica cosa evidente di The Voice: Fabio Troiano non sa condurre.