Stasera, alle 21.10 su Real Time, sarà trasmesso in prima tv La storia di Tiziana Cantone, un documentario d’inchiesta della serie In quanto donne – storie di ordinaria violenza. Il documentario racconta la storia della trentunenne napoletana suicidatasi nel 2016 dopo aver subito un insostenibile linciaggio psicologico in seguito alla comparsa sul web di una serie di video pornografici amatoriali che la vedevano protagonista.
I responsabili della circolazione non sono mai stati individuati. La violenza nei confronti di Tiziana è quella della gogna mediatica che l’ha travolta, del vile sfruttamento della sua figura in un paradossale fenomeno di trash marketing e quella del silenzioso disinteresse col quale la Giustizia italiana ha corrisposto alle sue richieste d’aiuto, almeno fin quando la sua storia non s’è trasformata in tragedia, assumendo addirittura una valenza internazionale.
La ricostruzione è stata realizzata con la partecipazione di Maria Teresa Giglio, la mamma di Tiziana, che combatte instancabilmente perché la tragedia di sua figlia acquisti un valore esemplare, e col contributo di giornalisti (in particolare Marilù Musto, la cronista del Mattino di Napoli che ha seguito il caso nel suo dipanarsi), esperti legali e operatori informatici che analizzano le modalità di diffusione della pornografia non consenziente, i metodi tecnici di contenimento del fenomeno e i percorsi legali che lo possono arginare.
A trasporre il dramma di Tiziana Cantone in sede istituzionale provvede l’intervento nel doc di Maria Elena Boschi, deputata ed ex-ministro delle Pari Opportunità tra le promotrici del progetto di legge “Codice Rosso” e in particolare dei provvedimenti ora attivati nei confronti del revenge porn.
Il documentario, dopo la messa in onda, sarà visibile anche in streaming su Dplay a questo link.