In attesa del Festival di Sanremo 2013, in onda su Rai 1 dal 12 al 16 febbraio, Uno Mattina ha intervistato gli 8 Giovani che fra poco meno di un mese calcheranno il palco musicale più importante d’Italia. Elisa Isoardi e Franco di Mare, accompagnati da Maurizio Foderaro (speaker per Radio Uno Rai) hanno dunque presentato le nuove leve della musica leggera italiana, che si contenderanno la vittoria alla pretigiosa kermesse: conosciamoli insieme!
Paolo Simoni, cantante dallo stile particolare, presenterà il brano “Le parole”; Simoni ricorda a tutti Ivano Fossati, soprattuto nel tono della voce, ma nonostante i complimenti non si sbilancia troppo su un confronto così importante e tenta di glissare con una certa dose di ironia e modestia.
Ilaria Porceddu, ex concorrente di X Factor, propone un brano in tipico stile sanremse dal titolo “In equilibrio”. La cantautrice sarda rivendica le sue origini come la parte più primitiva e istintiva del suo essere, che ha infatti deciso di riversare nel ritornello della sua canzone.
Antonio Maggio è conosciuto ai più per aver vinto la prima edizione di X Factor insieme agli ormai ex Aram Quartet: il suo pezzo si intitola “Mi servirebbe sapere” e grazie alla sua orecchiabilità è al momento il più papabile per la vittoria al Festival. L’amarezza per aver partecipato ad un progetto che si è rivelato un fuoco di paglia si sente eccome durante l’intervista, ma il cantante non sembra comunque essersi dato per vinto.
La vicentina Irene Ghiotto canterà il brano “Baciami?”. Il suo è un “caso umano” di rivalsa musicale e televisiva: dopo aver partecipato al disastroso talent Star Academy non si è data per vinta e si è iscritta ad Area Sanremo, che le ha permesso di raggiungere questo traguardo così straordinario. Staremo a vedere, ad un primo ascolto il suo pezzo sembra piuttosto deboluccio.
Renzo Rubino si presenta un po’ come il bohémien del gruppo, è infatti un artista con una lunga gavetta alle spalle, in particolare a Londra dove dice di aver suonato in diversi nightclub. Rubino presenterà “Il postino”, che viene definito dai presentatori come “un pezzo dal testo particolare”.
Andrea Nardinocchi (per il quale il sottoscritto fa il tifo), cantautore bolognese, porterà a Sanremo tutta la sua innovazione musicale intrisa di elettronica e soul con “Storia Impossibile“: Nardinocchi si presenta fra gli 8 come quello più spavaldo e sicuro di sé e sfodera anche una notevole cultura musicale, esibendosi persino in un breve beatbox improvvisato. Fra tutti, è in assoluto il più originale a livello musicale, almeno per quanto mi riguarda.
I Blastema, unico gruppo in gara, si presentano in studio con delle occhiaie mica da ridere che la Isoardi riesce a sgamare in un attimo: dopo avere ammesso la notte di bagordi, parlano del loro pezzo “Dietro l’intima ragione”, sottolineando fra le altre cose che non si presentano al Festival come novellini ma da artisti con esperienze importanti come i concerti del Primo Maggio e Woodstock.
Il Cile è l’ultimo dei Giovani ad essere presentato: dopo importanti collaborazioni con i Negrita e i Club Dogo, l’interprete di Cemento Armato canterà sul palco dell’Ariston la sua “Le parole non servono più”, con la quale ha affermato di voler regalare tutta la sua anima musicale al pubblico.
Come già annunciato, si prospetta un’edizione decisamente particolare, nuova e originale, con nomi giovani pronti a rivoluzionare lo stile ormai vetusto di un Festival della canzone italiana che, per troppi anni, è stato dominato da canzoni radiofonicamente improponibili e smielate. Fra i Giovani presentati, ce n’è per caso qualcuno che vi ha particolarmente colpito?